Più alloggi meno burocrazia nella riforma degli Ater del Pd

TERAMO – Per snellire le procedure burocratiche su housing sociale e Ater, il Pd ha presentato un progetto di legge finalizzato a disporre più alloggi popolari a canone sostenibile con meccanismi meno ferruginosi e teso a riunire in un unico corpo di legge le due materie. La proposta poggia su tre pilastri: il riordino istituzionale dell’Erp, l’assegnazione e gestione degli alloggi Erp e l’housing sociale. Tra le novità previste dal Pd c’è quella di una sensibile riduzione dei costi dell’apparato amministrativo attraverso l’istituzione di un’unica “Azienda Regionale per la Casa”, ( A.R.Ca.) articolata in cinque unità operative riferite a quelle già esistenti, con un Cda composto da tre membri (due nominati dalla Giunta, uno dal Consiglio regionale, presidente nominato all’inerno del Cda). La proposta del pd concede inoltre maggiori poteri al territorio, ai Comuni ed ai Sindaci attraverso l’istituzione di una conferenza provinciale dei Sindaci (per ogni ambito) che esprime pareri obbligatori ma non vincolanti sull’attività dell’A.R.Ca. Con l’impostazione del progetto d legge il bando di concorso va emesso dal Comune o dall’Unione di Comuni almeno ogni tre anni. Dopo tre anni dal precedente bando, se il Comune o l’Unione dei Comuni non emettono un nuovo bando di concorso, la Giunta regionale invita l’ente locale a provvedervi. Tra i punti del progetto di legge figura il “lancio” di un’idea di edilizia abitativa sostenibile, più vicina ai cittadini, attraverso i moderni strumenti finanziari dell’Housing sociale come: la possibilità per la Regione di partecipare ai fondi immobiliari (il cui oggetto sociale comprenda prioritariamente l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale sociale) e la possibilità da parte dei Comuni di attivare nuovi strumenti partecipati con i privati atti a reperire fondi per il recupero e la realizzazione di nuovi alloggi. “Ci siamo assunti l’onere di predisporre una proposta di legge augurandoci che la maggioranza faccia la stessa cosa –ha dichiarato il consigliere del Pd, Claudio Ruffini -. In tal senso auspichiamo che si possa aprire un confronto costruttivo su un tema attuale come l’edilizia popolare. Vorrei ricordare inoltre che questa giunta regionale sull’Erp sconta forti ritardi sia perché non riesce ad utilizzare i fondi statali già disponibili, pari a circa 30 milioni di euro, sia perché mantiene lo status quo della governance che nulla produce in termini di recupero di nuovi alloggi.”