PESCARA – “Il governo regionale abbassi la pressione fiscale e metta freno a questa deriva pericolosa per il mondo delle imprese, c’è il rischio concreto che l’Abruzzo torni a far parte del “profondo sud”. Lo ha dichiarato il presidente regionale di Cna, Italo Lupo, intervenendo a Pescara alla conferenza di presentazione dei dati di sintesi del 2011 sull’andamento dell’albo delle imprese. Un quadro a tinte fosche che secondo la Cna dovrebbe indurre a una maggiore mobilitazione delle risorse finanziarie a favore delle piccole imprese, all’utilizzo di strumenti in grado di abbassare la pressione fiscale e rilanciare il mercato interno, che è poi quello attorno a cui ruota l’attività delle micro imprese. “In questa condizione di difficoltà – spiega Lupo – andrebbero anche utilizzati, per favorire l’accesso al credito delle piccole imprese, strumenti come il Fondo unico nazionale di garanzia che in pratica riduce a zero il rischio per le banche. Ma che in Abruzzo, purtroppo, è stato sin qui ampiamente sottoutilizzato”. Prioritario, secondo la Cna è l’abbattimento della pressione fiscale che grava sulle imprese e le famiglie abruzzesi per colpa dei debiti della sanità. “L’addizionale applicata su Irpef ed Irap – spiega il direttore Graziano Di Costanzo – determina una differenza rilevante con le altre regioni italiane. Ora il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha annunciato il raggiunto pareggio di bilancio del settore, a questo punto diventa importante passare dalle parole ai fatti, procedendo a un taglio delle tasse”.