TERAMO – La figura media del dipendente "assenteista" non corrisponde a quella che lavora al Comune di Teramo. E’ questa in sintesi la replica dell’assessore al personale, Mirella Marchese, ai numeri difusi dal coordinatore del gruppo giovanile dell’Italia dei Valori, Di Romualdo, sui tassi di assenza dal lavoro del personale comunale. «E’ cosa ben diversa l’“assenteista”, cioè colui che dopo aver timbrato il cartellino, si assenta, senza autorizzazione, dal posto di lavoro dal lavoratore assente per motivi di salute, di assistenza a portatori di handicap, di infortunio, puerperio, malattia dei figli, ferie, recuperi, motivi di studio, ricerca, permessi sindacali, aspettative sindacali e quant’altro, che produce al proprio datore di lavoro la relativa documentazione giustificativa: costui – dice l’assessore Marchese -, non può essere considerato “dipendente fannullone e assenteista”», così come definito dall’Idv. Al Comune, per affermazione della stessa Marchese, non sono mai state rilevate assenze non giustificate e neppure episodi fraudolenti di registrazione della presenza. Anche sul danno erariale di 3 milioni di euro derivante dall’alto tasso di assenza dal lavoro (sempre indicato dall’Idv), l’assessore delegato al personale ha da dire qualcosa: «Nel nostro Comune sono presenti circa 350 dipendenti di cui circa 250 di età compresa tra i 50 ed i 64 anni che, in virtù delle nuove normative, vedono allontanarsi sempre più l’età utile per la pensione, con tutte le problematiche afferenti alla sfera della salute e della famiglia che ne derivano. Nonostante ciò sono dei bravi lavoratori che, insieme ai dirigenti, portano avanti una macchina amministrativa sempre più complessa, onerosa e carente di risorse. Vorrei tranquillizzare il coordinatore Di Romualdo – continua l’assessore Marchese – circa il controllo esercitato dall’Amministrazione sui dipendenti assenti per malattia; puntualmente viene fatta richiesta di visita fiscale che, sino ad oggi, non ha prodotto risultati negativi». Secondo i dati forniti dall’Ufficio rilevazione presenze del Comune di Teramo, ci sono allarmanti dati di tassi di assenza del personale, che si attesta sul 32,9% nel 2011, rispetto a una media provinciale del 7%: «Ciò deriva da una generica quanto imprecisa definizione della modalità di pubblicazione dei dati aggregati dettata dalla normativa. Da ottobre 2011 in poi si è optato per una diversa selezione statistica rispetto all’utilizzo del badge: l’evidenza – secondo l’assessore al personale – di una situazione diversa si rileva già dai dati del mese di novembre 2011, elaborati tenendo conto della differenza tra le ore generate da voci di presenza mensili comprensive delle eccedenze (maggior presenza) dovute a straordinari, progetti vari, flessibilità positiva, ecc. e quelle delle voci di assenza».
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