TERAMO – Scuole e ospedale. Questi alcuni dei temi trattati oggi nel corso della Question time. Il consigliere del Pd Manola Di Pasquale ha chiesto all’assessore alla Pubblica istruzione Piero Romanelli che fine farà il servizio offerto dall’asilo di via del Baluardo con la chiusura del plesso scolastico stesso. “Si tratta – ha spiegato Di Pasquale – di un aiuto importante per le famiglie teramane, visto che offre orari in linea con le esigenze dei genitori che lavorano, dalle 7,30 alle 18 e rimane aperto anche nel periodo estivo fino alla fine di luglio”. Romanelli ha ricordato la necessità di chiudere alcuni plessi scolastici, imposta dalla legge Gelmini, e di eliminare quelli che possono essere definiti dei “badantati”, visto il numero esiguo di alunni. Molte le interrogazioni che hanno avuto come oggetto la sanità. Il consigliere di centrodestra Silvana Di Saverio Sempre in tema di scuole il capogruppo del Pd Giovanni Cavallari ha fatto notare una gaffe del Comune in merito al progetto "Il sole a scuola" che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle scuole. “Il bando parlava chiaro – ha detto Cavallari – si potevano presentare progetti per scuole elementari medie e superiori, mentre la maggior parte delle proposte del Comune riguardano scuole dell’infanzia”. Diverse anche le interrogazioni incentrate sulla Asl, in particolare il consigliere di centrodestra Silvana Di Saverio ha sottolineato l’eccesso di burocrazia necessaria per prenotare esami e ritirare referti medici e la necessità di premunirsi di deleghe firmate se lo si fa per conto di un disabile o un parente malato. Il consigliere Flavio Croce (Pd) ha invece fatto notare l’inagibilità dei due parcheggi ricavati a ridosso delle pinetine dell’ospedale. Milton Di Sabatino (Udt) ha infine evidenziato un problema relativo all’Adi (Assistenza domiciliare integrata). “C’è il rischio di peggiorare notevolmente la qualità del servizio erogato – ha affermato Di Sabatino – perché verrà esternalizzato a cooperative private. Attualmente a svolgere il servizio sono solo 4 persone, dal primo gennaio ad oggi sono stati assistiti 500 malati”. Su questi punti ha risposto il sindaco Maurizio Brucchi. “La burocrazia eccessiva – ha detto Brucchi – dipende dalla legge sulla privacy, che impone la delega firmata. La stessa legge, ad esempio, impone alle donne che devono effettuare la mammografia, di fare due file, una al Cup, l’altra ad un apposito sportello per prendere il codice personale, in quanto non possono essere chiamate per nome. Sui parcheggi dell’ospedale Mazzini sono state risolte le problematiche per i dipendenti ma quei posteggi indicati dal consigliere erano stati messi a disposizione in maniera temporanea solo in concomitanza con i lavori di realizzazione del maxi posteggio”. In merito alla situazione dell’Adi Brucchi ha ricordato la carenza di personale infermieristico, aggiungendo però che il contributo dei privati, in sanità, può essere utile se comunque controllato dal pubblico.
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