TERAMO – Raccogliere le tante proteste e lamentele dei cittadini scontenti del servizio offerto da Trenitalia e farle diventare proposte concrete per migliorare il settore trasporti: nasce con questo obiettivo il "Libro nero"delle Ferrovie abruzzesi, curato da Federconsumatori e CodaconsAbruzzo. Dai lunghissimi tempi di percorrenza della linea Pescara-Roma, che rischia di scomparire, al collegamento con Napoli inesistente; dalla soppressione del Pescara-Foggia ai problemi delle linee regionali, fino alla possibilità, a partire dal 2016, di perdere gran parte dei treni della linea adriatica: la pubblicazione fa il punto sulle maggiori criticità delle ferrovie in Abruzzo. Nel 1980 il treno Pescara-Roma impiegava tre ore e 17 minuti, mentre attualmente il collegamento più veloce impiega tre ore e 43 minuti, nonostante trenta anni fa i mezzi fossero più lenti. E’ questo uno degli esempi emblematici della situazione delle ferrovie in Abruzzo, contenuto nel volume che si sofferma anche sull’offerta commerciale, sulla velocità, sulle coincidenze, sulle linee soppresse, sulle sanzioni e sui servizi alla clientela, offrendo in molti casi proposte a costo zero. In particolare, "la linea Pescara-Roma – rileva il volume – è caratterizzata da due aspetti negativi: alti costi di gestione e basso utilizzo, dovuto quasi esclusivamente alla bassa velocità commerciale. Sarà difficile, nel prossimo futuro contrastare le non del tutto irragionevoli pressioni dell’Ad del Gruppo Fs, quando prevede la chiusura della linea". Una soluzione, in tal senso, potrebbe essere la velocizzazione dell’offerta, recuperando almeno i tempi del 1980 e una riduzione dei costi, attivando il Controllo Traffico Centralizzato (Ctc) su tutta la linea, che consentirebbe, tra l’altro, di "aumentare in modo considerevole l’offerta dei treni a costo praticamente zero". Sulla Direttrice Adriatica "l’offerta è destinata a peggiorare di molto – si legge ancora nella pubblicazione -. Dal 2016 dovrebbe essere fruibile l’Alta Capacità sulla relazione Foggia-Napoli-Roma-Milano. Questo consentirà ai treni provenienti dalla Puglia e diretti al nord, di utilizzare una via più veloce, con l’inevitabile conseguenza che i treni Lecce-Bari-Foggia con destinazione Milano-Torino, non passeranno più lungo l’attuale linea. Quindi l’Abruzzo verrà privato di una notevole quantità di treni". Una delle 24 schede del libro nero è dedicata alla soppressione della linea Pescara-Foggia: "da qualche anno Trenitalia ha deciso che il confine di Regione, cioè Termoli – si legge -, debba diventare anche limite insuperabile dei treni regionali verso sud. Il risultato è che i cittadini sono costretti ad utilizzare due diversi treni regionali (il primo da Pescara a Termoli e il secondo da Termoli a Foggia) o ad utilizzare InterCity o Freccia Bianca, più costosi fino al 388% rispetto ai regionali". In materia di soppressioni, "nel 2007, unico anno per il quale è stato possibile ‘estorcere’ i dati – rileva il libro nero -, in Abruzzo sono stati soppressi 368 treni. Alcune di queste soppressioni erano sicuramente giustificate alla luce del Contratto di Servizio; altre non lo erano affatto ma nessuna sanzione è stata applicata a Trenitalia". "L’ambizione di questo volume – ha spiegato Tino Di Cicco, segretario regionale di Federconsumatori – è dare un contributo alla collettività. Il dramma è che la classe politica non si è mai concentrata sul piano tecnico. Non abbiamo competenze diffuse sul territorio. E’ necessario fare massa critica, si deve creare una rete. Se delle 24 schede presenti nel libro, una minima parte potesse diventare concreta, il nostro lavoro non sarebbe stato inutile". "In Abruzzo – ha affermato Vittorio Ruggieri, vicecoordinatore regionale del Codacons – va rivisto e ridiscusso tutto il sistema della mobilità. Questo contributo vuole essere un sasso lanciato in uno stagno, con l’augurio che le onde siano il più alte possibile".