Numero legale, il Pd: "Per fortuna che c'era la minoranza"

TERAMO – Polemiche solleva il gruppo del Pd teramano per la mancanza del numero legale, registrata ieri nella question time, da parte della maggioranza al momento della votazione di una delibera importante, quella che consentiva lo stanziamento di 2 milioni di euro per la sostituzione dei punti uce (“Progetto Paride”, ndr). “Ieri il consiglio comunale sarebbe dovuto essere riservato al question time ma, per evitare un’ulteriore seduta del Consiglio (con i costi connessi), la maggioranza aveva chiesto di inserire all’ordine del giorno una delibera che consentirà al Comune di partecipare ad un finanziamento europeo. La minoranza – si legge in una nota diffusa dal Pd – con grande senso civico aveva accettato di inserire la delibera. Non è bastato questo, poiché ieri pomeriggio in Consiglio, al momento della votazione, la maggioranza non aveva il numero legale per rendere valida la seduta. Ancora una volta, come già successo in sedute precedenti, solo la responsabilità dei consiglieri comunali della minoranza di centrosinistra ha reso possibile che il finanziamento non andasse perso, perché come al solito questa amministrazione superficiale e pasticciona, si è presentata in consiglio comunale all’ultima ora utile dell’ultimo giorno utile”. “La stessa minoranza di centrosinistra – conclude la nota -già in fase di spostamento del consiglio comunale, con relativa question time, dal solito secondo giovedì di ogni mese all’inconsueto martedì, aveva dimostrato sensibilità nell’accettare la proposta in sede di conferenza dei capigruppo, ma si è dovuta “corciare le maniche” anche in consiglio comunale per supplire alle mancanze di chi oggi, e come ieri, sta amministrando sempre peggio questa città”.