TERAMO – Nessun avviso di garanzia, fiduciosa attesa dei risultati dell’ispezione di Bankitalia, responsabilità della governance, gestione e ruolo del direttore generale di una banca: per la prima volta, sui rumors e non attorno al primo istituto cittadino e abruzzese, la Banca Tercas, c’è una posizione ufficiale. E’ quella che stamattina il direttore generale dell’istituto, Dario Pilla, ha offerto nel corso della trasmissione di Tvsei "Presto presto", condotto da Franca Scagliarini. Con il pragmatismo che lo ha contraddistinto dal giorno del suo insediamento, nello scorso febbraio, Pilla è riuscito a dribblare sugli argomenti un pò più spinosi, ribadendo due concetti: solidità della banca e decisa svolta verso l’innovazione. Senza mezzi termini, dunque. Esempi? Domanda: gli ispettori della Bankitalia? «Bankitalia tempo per tempo sviluppa questa attività di ispezione più o meno profonda – ha detto Pilla -. Erano anni che non veniva un’ispezione della Banca d’Itaiia. Le cose non arrivano mai per caso. Due anni fa aveva evidenziato alcune situazioni: è tornata a vedere se queste situazioni erano diventate anomale o se erano state normalizzate». Questo può incidere, si parla tanto di dimissioni del presidente Nisii, sul cambiamento di un assetto in un consiglio o alle dimissioni di un presidente? «Ho condiviso un pezzo di questa visita insieme agli ispettori – è stata la replica -, ho condviso con piacere con loro alcune aree di miglioramento. Alla fine di una ispezione viene stilato veerbale e nell’ambito di questo vengono fatte osservazioni o richieste. Storicamente, negli anni, ci sono state visite più profonde che hanno portato a cambiamenti. Ad oggi noi non abbiamo ricevuto nulla, non siamo ancora nella fase della verbalizzazione. Obiettivamente – ha aggiunto il direttore generale Pilla – mi sembra molto improrio parlare di dimissioni, soprattutto perchè ancora non abbiamo visto alcun pezzo di carta». E gli avvisi di garanzia, ha incalzato Franca Scagliarini: «Cosa sono gli avvisi di garanzia… – ha detto stupito Pilla -. Non conosco… come modalità… Premesso che sono questioni delicate e riguardano eventualmente chi li riceve gli avvisi di garanza, ma che io sappia non ho visto girare avvisi di garanza in Banca Tercas». Ancora: quando c’è un direttore generale, in una banca, chi controlla il controllore? E Pilla: «Bella domanda questa…» Avete imparato dagli errori del passato? O il passato è come per gli avvisi di garanzia? «Chi ha dato ha dato… – è stata la battuta di Pilla». «A parte le battute – ha aggiunto il manager bancario – nel mio nuovo modello di organizzzazione, semplificato e divisionale, abbiamo costituto la direzione rischi, che è trasversale su tutte le altre e con presidi molto profondi. Con poteri significatvi in capo ai vari responsabili di direzione abbiamo decentrato come dire… un pezzo di potere o attività di governance, che prima erano esclusivamente in mano del direttore generale, spostandola pro quota sulle varie aree di responsabilità per cui in questo caso dividerla sui manager di prima linea preserva la banca dal fatto che qualcuno, come me in questo momento, impazzisca… e metta in atto politiche contrarie alla creazione di valore della banca…». Il finale "spettacolo", per stessa ammissione – ma sottovoce – dello stesso Dario Pilla, è sulla presunta "scalata" del gruppo Tancredi alla Banca Tercas: il consigliere regionale Lanfranco Venturoni, presente in studio, l’ha attribuita non al gruppo ma alla politica del centrodestra, come naturale quando cambiano gli equilibri; Pilla, molto più ‘finanziariamente’ l’ha interpretata come partecipazione di maggioranza: «E’ saldamente in mano alla Fondazione ma per farlo c’è bisogno di grandi energie economiche….».
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