TERAMO – C’è un accordo tra la Asl di Teramo e la Facoltà di Ingegneria, dipartimento di Architettura, dell’Università dell’Aquila, che in un comunicato diffuso, la stessa asl vuole chiarire. L’accordo riguarda, si legge nella nota, la collaborazione di docenti per la composizione delle Commissioni giudicatrici in gare d’appalto."La Asl di Teramo non ha assegnato e non assegnerà alcun progetto o lavoro o costruzione o quant’altro alla Facoltà di Ingegneria, Dipartimento Architettura e Urbanistica, dell’Università dell’Aquila. La Asl di Teramo ha chiesto la disponibilità di avere la collaborazione di docenti del Dipartimento perché, quando ha la necessità di tecnici cui assegnare la responsabilità di gare d’appalto, come tutte le pubbliche amministrazioni, per legge la Asl di Teramo deve rivolgersi a quelli della Pubblica amministrazione. In questo caso alla Asl di Teramo servono “tecnici” che compongano le Commissioni giudicatrici di progetti e lavori". Nella nota si specifica inoltre la necessità "di far valutare da un organismo terzo, composto da professionisti, da persone del settore che siano “super partes” (e ovviamente che appartengano alla Pubblica amministrazione), i progetti da adottare. L’accordo con la Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di architettura e Urbanistica, non riguarda, ripetiamo, lavori da eseguire ma controlli, in pratica da garanti, sulla validità dei progetti e dei lavori che affideremo. Le Commissioni giudicatrici esistono per questo: per giudicare e scegliere e garantire". Non è pèossibile fare diversamente, secondo la Asl:"Non si può e non si deve fare ricorso ovviamente ad esterni e per noi gli unici “tecnici” appartenenti alla Pubblica amministrazione, i più vicini territorialmente (e certamente di garantita qualità), sono dei professori universitari a cui abbiamo fatto ricorso, in maniera trasparente e rispettando la normativa vigente. Tutto ciò, ovviamente, non è necessario ribadirlo ma lo facciamo lo stesso, non implica alcun giudizio, men che meno negativo, sulle capacità dei professionisti teramani, che per noi, nel quadro di questo rapporto, restano comunque privati, non appartenenti alla pubblica amministrazione e come tali, per noi, non utilizzabili per gli scopi innanzi detti, se non con delle “forzature amministrative”.