Troppe tasse, imprese a rischio: l'allarme della Cna

TERAMO – Tasse e balzelli: la Cna lancia l’allarme sul futuro delle piccole e medie imprese. L’associazione di categoria è decisamente preoccupata per l’aumento della pressione fiscale, previsto a partire da giugno prossimo. “A farne le spese – sostiene la Cna – saranno soprattutto le piccole attività artigianali e commerciali”. Secondo gli studi effettuati dall’associazione, l’aumento di tasse ed imposte comporterà un esborso per i piccoli e medi imprenditori fino a 5 mila euro in più. La Cna ha elaborato una serie di proposte correttive, che verranno illustrate nel corso di un convegno dal titolo “Cosa cambia con la riforma Monti. Tasse, sviluppo e liberalizzazioni”, con esperti delle politiche fiscali e del lavoro. L’incontro si terrà lunedì alle 17,30 nella sala convegni della sala provinciale della Cna Claudio Carpentieri, l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti; il responsabile regionale per il commercio e turismo della Cna, Cristiano Tomei; il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo; il segretario regionale della Filcams-Cgil, Luca Ondifero. Diverse le voci che entreranno a far parte del “pacchetto” di aumenti che compongono la nuova realtà fiscale: dalla nuova Imu sugli immobili produttivi, con aggarvi stimati intorno ad alcune miglia di euro, all’aumento dei contributi sociali; dalla nuova tassa sui rifiuti al ritocco dell’Iva; dalla maggiorazione delle aliquote pensionistiche per commercianti e artigiani al taglio di diverse detrazioni. “Un fardello – afferma La Cna – che rischia di trasformarsi in un’ipoteca gravissima sullo sviluppo e le liberalizzazioni: temi, questi ultimi, su cui l’economia italiana scommette per un proprio rilancio”. Secondo l’associazione in Italia circa 250mila piccoli operatori del commercio e dell’artigianato rischiano di essere espulsi dal mercato.