Imu: Brucchi e Di Sabatino separati in casa

TERAMO – “Sono uomo di maggioranza e faccio mio il regolamento sull’Imu, ma tecnicamente e politicamente, avrei fatto una scelta diversa”. L’assessore al Bilancio, Alfonso Di Sabatino, non prende le distanze sull’aliquota massima stabilita dal Comune per le seconde case ma, preoccupato sul gettito, fa un distinguo. “Questo è solo il primo di una serie di bilanci in sofferenza e, pur consapevole che avremmo dovuto applicare un aumento sull’Imu, avrei preferito un incremento fermo allo 0,96 piuttosto che arrivare a 1,6 punti”. Perché? Di Sabatino teme infatti la disobbedienza fiscale, e poiché gli effetti del provvedimento si vedranno a dicembre, l’assessore si dichiara perplesso sull’ammontare effettivo del gettito. “Posto che l’Imu andava ritoccata, avrei preferito decisioni più forti sulle spese da tagliare”. “Più forti,” si traducono per Di Sabatino in ulteriori tagli di 500mila euro, oltre al milione di euro già stimato dal sindaco Maurizio Brucchi e che passano per la riduzione di spese quali il Gabinetto (- 20 mila euro), la soppressione di Gustè (- 27mila euro ), spese del nucleo di valutazione (ridotte del 20%), spese per lo smaltimento del percolato ( -224mila euro), spese postali (- 46mila euro), indennità di Giunta (- 50.600 Euro). Per Di Sabatino andavano fatti altri sacrifici, ad esempio destinare i fondi della Bucalossi alle spese correnti piuttosto che alle manutenzioni, e rivedere forse le spese per i servizi erogati dal Comune. “Comprendo la scelta politica di non toccare la scuola e il sociale – ha dichiarato Di Sabatino – e trovo anche comprensibile che il sindaco, che raccoglie le sollecitazioni dei cittadini durante le Giunte itineranti, non voglia rinunciare alle manutenzioni. Sono risposte alle esigenze impellenti, ma da assessore al Bilancio sono preoccupato per le proiezioni future, e l’aumento al massimo dell’aliquota mi fa temere sulla tenuta sociale ed economica del territorio. Per di più conti alla mano, ho paura di non introitare il gettito. Apprezzo però che il sindaco mi sia venuto incontro e abbia tuttavia recepito gran parte dei tagli da effettuare”. Nessuna spaccatura tra Brucchi e il suo vice, come entrambi precisano. “Non ci sono problemi di sorta – ha detto il sindaco – la discussione e il dibattito sono punti di forza della mia maggioranza e le scelte compiute sono state fatte seguendo il criterio di “Chi più ha, più paga”. La convergenza è stata raggiunta anche con l’assessore Di Sabatino. Le manutenzioni non è il sindaco a volerle, ma è il territorio che le chiede. Circa scuola e sociale sono punti fermi del mio mandato e non andranno toccati. Presto avremo il regolamento sull’Imu e approveremo il Bilancio, supportati da nuovi confronti con la maggioranza per avere l’intesa più ampia sulle decisioni che emergerranno”. Pronto a collaborare anche Di Sabatino che ha infine dichiarato: “Sono uomo di maggioranza e faccio mio questo regolamento, ma così come in democrazia è giusto che sia la maggioranza a decidere, trovo giusto che trovino espressione anche altri punti di vista”.