TERAMO – Una Federazione tra i tre Atenei abruzzesi? Il Rettore Rita Tranquilli Leali dice sì, ma pone delle condizioni. Oggi, nel corso dell’attesa conferenza stampa-fiume, il Rettore dell’Università di Teramo, attorniato dai Presidi delle Facoltà e dai rappresentanti del Senato accademico, ha risposto alle polemiche degli ultimi giorni, chiarendo anche la questione della scadenza del suo mandato, e si è tolta anche più di un sassolino dalla scarpa, spaziando tra i dati sulle iscrizioni, alle carenze delle istituzioni che non garantiscono i servizi agli studenti, dalla “concorrenza sleale” degli altri Atenei fino ad arrivare al caso dei professori assenteisti. E’ stato affrontato anche il problema del Polo agro bio veterinario e del futuro della Fondazione.
OK ALLA FEDERAZIONE – «Siamo sempre stati fautori – ha spiegato il Rettore – di una razionalizzazione del sistema universitario abruzzese, anzi: abbiamo sempre pensato, concretamente, in termini di sistema, tanto da aver sempre evitato la nascita di Facoltà-doppione. Abbiamo inoltre aderito alla Rete degli Atenei del sud. Siamo però fermamente contrari all’idea della fusione, è importante che ognuno mantenga le proprie specificità ed eccellenze. Aspettiamo quindi che la legge chiarisca quali sono i termini per poter realizzare nel concreto questa rete di Atenei».
IL RETTORE “SPARA A ZERO” – «Noi ci siamo sempre comportati in maniera corretta – precisa il Rettore – ma non si può dire lo stesso degli altri Atenei: la proposta di fusione tra la D’Annuncio e la telematica “Leonardo Da Vinci”, che di fatto comporterebbe la nascita di un’altra Facoltà di Giurisprudenza, rappresenta una palese violazione degli accordi presi e un’alterazione degli equilibri tra i tre Atenei». Sulla questione spinosa dei docenti “prestati” all’Università telematica il Rettore, e la preside di Giurisprudenza Floriana Cursi hanno precisato che il nulla osta è stato dato per tenere delle lezioni e che l’Ateneo si è invece opposto quando si trattava di concedere dei docenti per permettere alla nuova Facoltà di raggiungere i requisiti minimi imposti dalla legge. Polemiche anche verso le istituzioni: «Cosa ha fatto il territorio per gli studenti?», ha chiesto il Rettore, passando in rassegna le criticità lamentate dagli universitari, dalla carenza del trasporto pubblico, agli impianti sportivi, dal costo degli affitti alla Casa dello studente, che è rimasta una grande incompiuta. Il Rettore se l’è presa anche con l’Adsu, che ha chiesto un contributo all’Ateneo per ridurre il costo degli abbonamenti per i trasporti e per le mense delle sedi distaccate «elenco in cui rientra persino Teramo stazione». Il rettore ha poi mostrato di non aver apprezzato l’intervento di Confindustria, che, all’interno della conferenza stampa di presentazione del polo unico che aggrega le associazioni degli industriali teramana e aquilana, ha rilanciato l’idea della federazione attraverso “L’Università del Gran Sasso”. «Non sapevo neanche di questo evento (a cui ha però partecipato il rettore aquilano Di Orio, ndr )– ha specificato il rettore – non so a che titolo Confindustria parli, soprattutto perché ha già un Ateneo privato (la Luiss, ndr) e, a parole, si è sempre mostrata aperta a fare sistema, mentre nei fatti non ci è stata poi così vicina».
I DATI SU ISCRITTI E TASSE – Secondo i dati forniti dalla segreteria studenti, gli iscritti ai corsi di laurea sono 7767, che, sommati a quelli che frequentano i post-laurea, arrivano a 8401, cifre diverse da quelle riportate dall’Udu (6489 iscritti). Gli immatricolati, sempre secondo i dati ufficiali, ma provvisori, della segreteria, sono passati dai 928 nel 2011 agli 894 del 2012 (-3,66%). Il Rettore ha inoltre specificato che, nella classifica dei piccoli Atenei statali, ossia quelli fino a 10 mila iscritti, Teramo figura al secondo posto dopo Camerino. Quanto poi alle "tasse fuorilegge", il rettore ha precisato che Teramo non fugura nella "lista nera" perchè la percentuale delle tasse richieste agli studenti è pari al 18,9% del Fondo di finanziamento ordinario, quindi al di sotto della soglia del 20% imposta dalla legge.
INDAGINE SUI PROFESSORI ASSENTEISTI – Rispondendo ad una domanda specifica sul sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di documenti sulle assenze anomale di docenti, il rettore ha anche sottolineato di non avere notizie precise in merito all’andamento dell’indagine «nonostante le mie ripetute richieste di chiarimenti – ha detto – non ho mai avuto risposte ufficiali, apprendo le notizie dalla stampa».
LA SCADENZA DEL MANDATO – Il rettore ha anche chiarito la questione del suo mandato, che scadrà il 31 ottobre 2013. «Non ho chiesto proroghe e non ho seguito logiche strane: sono leale di nome e di fatto – ha commentato il rettore – il limite di età fissato (70 anni, ndr) non vale per i rettori, questo per garantire continuità nella governance dell’Ateneo».
IL POLO AGRO-BIO VETERINARIO – «Il problema? Sarà poco elegante dirlo, ma sono sempre le fognature, così come accaduto anche per il polo di Coste Sant’Agostino», ha detto il rettore, scaricando quindi le responsabilità sul Comune. Chiarita anche la questione della vicinanza con il centro commerciale, che non permetterà di tenere gli animali per l’allevamento, mentre sarà garantita la degenza, e quindi, l’attivazione dell’ospedale veterinario, come previsto dal progetto.Tra domani e dopodomani ci sarà inoltre la visita della commissione tecnica per l’atto finale di collaudo.
LE SEDI DISTACCATE – Il Rettore annuncia infine di aver avviato una seria riflessione interna sul ruolo e sul futuro delle sedi distaccate, nate da specifiche volontà ministeriali, e sotto la spinta anche delle amministrazioni locali. All’inizio, ha precisato il Rettore, anche gli studenti erano d’accordo, anche se oggi diversi gruppi studenteschi ne chiedono la chiusura. Nel caso di Atri e Giulianova, però, l’Ateneo ha preso degli impegni precisi per il mantenimento delle sedi fino al 2013-2014.