TERAMO – Un terzo suicidio in poco più di tre giorni, è stato sventato questa mattina nel penitenziario di Castrogno. Questa volta M.D.G., un detenuto 43enne italiano, ha cercato di togliersi la vita utilizzando le stesse modalità con cui venerdì e sabato dapprima un pescarese di 44 anni e poi una eritrea di 55 lo avevano fatto: annodando le lenzuola del proprio letto alle sbarre della cella. Questa volta però il personale di polizia penitenziaria, intervenuto tempestivamente, è riuscito a salvare il detenuto che, dopo le prime cure da parte dei sanitari del carcere, è stato trasferito in un altro reparto e sottoposto a sorveglianza a vista. «Al momento non si conoscono le cause del gesto – afferma il segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini -. Certo è che questa escalation di episodi gravissimi preoccupa non poco visto che al momento nessuno ha delle soluzioni. Probabilmente, in attesa di interventi strutturali dell’intero sistema carcerario, trasferire un centinaio di detenuti in altri istituti di pena, solleverebbe dal disagio quello teramano».
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