L’AQUILA – I lavoratori dello spettacolo abruzzesi protestano contro il taglio dei finanziamentio alla cultura… lavorando. Lo faranno domani alle 11, di fronte al palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, sede del consiglio regionale, mettendo in scena la Sinfonia degli addii di Haydn, opera musicale quanto mai adatta allo scopo. I lavoratori invitano tutti gli abbonati, cittadini e cittadine ad essere presenti a sostenere la loro lotta. «Nei fatti oggi, in questa nostra Regione – si legge in una nota -, già molto dissestata socialmente ed economicamente, si è consumata la scelta, da parte del Governo regionale, di abbandonare a se stesse le istituzioni culturali abruzzesi Durante la performance, per ogni nota suonata un lavoratore dello spettacolo lascerà al proprio posto una candela accesa, a simboleggiare la cultura che si sta spegnendo pian piano a discapito di tagli verticali che cancellano anni di politica culturale regionale, senza considerazione alcuna per quelle imprese che hanno fatto la storia dello spettacolo dal vivo nel territorio abruzzese». Secondo chi opera nel settore da anni, occorre un serio investimento per sostenere una filiera produttiva che occupa circa 1.200 persone e metteva in gioco milioni di euro e che oggi conosce anche il triste strumento della cassa integrazione.
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