TERAMO – Fervono i lavori nelle scuole teramane che, secondo il Piano di ridimensionamento, dovranno accogliere i piccoli studenti che arriveranno dai plessi chiusi a partire da settembre. Gli interventi più significativi interessano la scuola Peep di San Nicolò, dive si sta realizzando una nuova sezione per accogliere i bambini che vengono dalle scuole di Villa Pompetti e Villa Tofo. «Il plesso – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Piero Romanelli –sarà pronto subito dopo Ferragosto. Abbiamo puntato a salvaguardare il bellissimo atrio dove i bambini svolgono molte attività didattiche». Oltre alle scuole di Villa Pompetti e Villa Tofo, chiuderanno anche quella di Miano e la D’Annunzio. In entrambi i casi i bambini saranno trasferiti alla San Giuseppe. La scuola di via del Baluardo non chiuderà, ma diventerà a gestione statale: qui saranno trasferite le due sezioni dell’ex De Albentiis, con il nuovo circolo didattico Noè Lucidi-Zippilli. «La San Giuseppe – afferma Romanelli – non necessita di grandi interventi aggiuntivi: stiamo ripulendo le aule e ritinteggiando le pareti». I genitori dei bambini della scuola dell’infanzia, in polemica con l’amministrazione per la perdita di servizi aggiuntivi extrascolastici, come la possibilità di tenere i bambini fino alle 18,30 anziché fino alle 16,30, hanno deciso di iscrivere i piccoli in altri plessi, senza accettare la proposta di Romanelli di garantire il servizio attraverso una cooperativa. Una scelta, che, invece, in altre scuole, sta prendendo piede: alla De Jacobis e ala San Giuseppe si tratta di una realtà consolidata, mentre la scuola Peep di San Nicolò e alla Noè Lucidi hanno presentato una richiesta analoga. E’ chiaro che in questi casi il servizio è a carico delle famiglie: la refezione, realizzata dalla ditta Vivenda, costa all’incirca 5 euro a bambino, cifra a cui va aggiunto il costo del lavoro svolto dalla cooperativa. «Abbiamo fatto diverse riunioni con i presidi e i genitori – aggiunge Romanelli – e li abbiamo spronati a manifestare le loro esigenze: noi, come Comune, possiamo garantire la logistica per questo tipo di servizi, che sono sempre più richiesti dalle famiglie». Buone notizie per gli asili nido, che, da settembre, potranno accogliere circa 30 bambini in più, grazie all’ingresso di 6 educatrici e 3 bidelle. Le liste d’attesa sono ancora lunghissime: attualmente sono circa un centinaio i piccoli che restano fuori, ma la situazione è destinata a migliorare anche grazie alla nuova legge regionale che definisce le regole per l’accreditamento delle strutture, anche private. A Teramo nascerà una nuova struttura, privata, che si troverà a Viale Bovio, questa andrà ad aggiungersi agli attuali 2 asili nido privati già presenti.
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