TERAMO – Il Wwf chiede l’avvio di un confronto sul tema dell’installazione delle centrali a bionassa in provincia di Teramo. L’organizzazione ambientalista prende spunto dalle notizie di stampa sull’iter procedurale per la localizzazione di due strutture a Colonnella e Controguerra, sottolineando negativamente come siano state «calate dall’alto senza nessun coinvolgimento delle popolazioni locali» e, in questi due casi, nemmeno dei rispettivi sindaci. «Sembra poi mancare – sostiene il Wwf di Teramo – una pianificazione generale che tenga conto della reale disponibilità di materia da utilizzare in questi impianti. Destano particolare preoccupazione le dimensioni complessive degli impianti e le conseguenti quantità di materiale necessario per alimentarle». Il Wwf non si dice contrario «pregiudizialmente agli impianti a biomasse», ma ritiene che «in un quadro generale che tenga conto dell’inquinamento complessivo, della limitatezza delle risorse e della disponibilità di territorio, tali impianti vadano realizzati solo a determinate condizioni». Esse sono l’approvvigionamento sostenibile e da aree prossime a quelle di utilizzo su bacini molto limitati, affinché il trasporto non comprometta il bilancio energetico; un preciso bilancio energetico con conteggio dell’energia spesa e ricavata; calcolo delle emissioni prodotte sull’intera filiera. Ma su tutte, la condizione più importante per il Wwf è l’assoluta mancanza di rischi per la biodiversità: «La salvaguardia delle specie animali e vegetali è un valore primario così come il prelievo dei residui forestali a scopo energetico deve garantire il mantenimento delle funzionalità essenziali degli ecosistemi interessati».
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