TERAMO – Riparte la Seconda Divisione ed ai nastri quest’anno c’è anche il Teramo calcio. Per il club biancorosso una stagione all’insegna del punto interrogativo. Intanto perchè si tratta di una matricola e come tale avrà bisogno del suo tempo per entrare nei meccanismi di gioco della Lega Pro. Poi perché la squadra non è stata completata, per cui a giudicarla dalle gare di precampionato non tutte soddisfacenti ci sarebbe da non stare allegri. E poi c’è una campagna abbonamenti fallimentare, una atmosfera di frenato entusiasmo attorno alla squadra. Non ci sarà il derby tanto atteso con il Giulianova, perchè come tutti sanno i giallorossi hanno trovato la giusta escamotage per uscire dalla Lega Pro e ricominciare dall’Eccellenza (al Teramo non fu permesso). Ma si sa che il calcio d’agosto inganna ed il bicchiere visto mezzo vuoto all’improvviso può apparire invece mezzo pieno. Insomma il Teramo ricomincia da Melfi, avversario storico dei tempi del bomber biancorosso Tonino Valbruni, quando il diavolo sui terreni del sud s’era fatto le ossa. Dicono gli addetti che il Teramo abbia la gara più facile da disputare. Partire con il piede giusto sarebbe importante. Invece un risultato non positivo potrebbe già aprire la stagione dei processi. Intanto per il ds Marcello Di Giuseppe c’è ancora tanto da lavorare (i calciatori Mirko Drudi e Gabriele Zerbo hanno rescisso i rispettivi contratti). Ma a molti il viso del direttore sportivo appare come quello di un operatore calcistico già lontano.
Il tabellone della prima giornata. Aprilia-Arzanese (arbitro: Marchesini di Legnago), Borgo a Buggiano-Aversa Normanna (Casaluci di Lecce), Campobasso-Hinterreggio (Di Martino di Teramo), Fondi-Poggibonsi (Melidoni di Frattamaggiore), Gavorrano-Vigor Lamezia (Ceccarelli di Rimini), Martina Franca-Foligno (Pierro di Nola), Melfi-Teramo (Rocca di Vibo Valentia), Pontedera–Chieti (Guccini di Albano Laziale), Salernitana-L’Aquila (Martinelli di Roma 2).