TERAMO – Giulianova esclusa dai contributi regionali per le scuole dell’infanzia: il sindaco Francesco Mastromauro dispone un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità. Il Comune, insieme anche ad altre realtà, come Sulmona, Ortona e Pineto, non figura infatti nell’elenco dei destinatari dei fondi. Dopo una verifica, si è appreso che la domanda non è stata approvata perché arrivata oltre i termini temporali stabiliti dal bando. Una “svista” degli uffici comunali che avrebbe comportato la perdita di migliaia di euro di finanziamenti pubblici su cui Mastromauro ha deciso di andare fino in fondo. «Rimane comunque il grande rammarico per una tale esclusione – dichiara l’assessore alla pubblica istruzione Nausicaa Cameli – considerando che nell’ultimo anno l’amministrazione comunale ha intensificato i propri sforzi in materia di servizi socio-assistenziali ed educativi, anche a fronte dei drastici tagli operati sul welfare dalla Regione Abruzzo, aggiudicandosi numerosi bandi, in partenariato, a valere sul Fondo sociale europeo. Il nostro welfare è ampiamente il più imponente dal punto di vista finanziario dell’intera provincia di Teramo, con indicatori di spesa pro-capite mediamente pari al doppio di quanto speso altrove e sul quale peraltro intendiamo apportare correttivi tesi ad incrementarne ancor più, e rapidamente, l’efficienza. Non è il caso di nasconderci dietro un dito: c’è stato un errore e ci assumiamo le nostre responsabilità. Ma il PdL, che ha demolito il sistema welfare in Abruzzo, non può dare lezioni a nessuno». Cameli ricorda che gli stanziamenti nazionali per le attività assistenziali sono passati dai 2,5 miliardi di euro del Governo Prodi ai circa 400 milioni dell’esecutivo Berlusconi. «Per non dire poi – aggiunge – del taglio operato dalla Regione Abruzzo, con il Piano sociale regionale 2011-2013, che ha diminuito i relativi trasferimenti ai Comuni di circa il 40 %. E se ciò non bastasse, c’è da dire ancora che la Regione Abruzzo ha approvato il Piano locale per la non autosufficienza, accorgendosi in seguito di non avere sufficiente copertura finanziaria, e ciò con contraccolpi assai negativi nei confronti dei disabili e degli anziani non autosufficienti». L’assessore definisce «sterile» il comportamento del locale PdL, che «invece di assumere un atteggiamento responsabile di fronte ai cittadini e alle famiglie, non ha saputo far altro che stigmatizzare l’operato della buona politica sociale del Comune di Giulianova».
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