TERAMO – Un gruppo di imprenditori teramani sbaraglia il campo di un’agguerrita concorrenza e si aggiudica il prestigioso appalto della ricostruzione del tribunale dell’Aquila, danneggiato dal sisma dell’aprile 2009. Il Consorzio Stabile Abruzzese Innovazione e Restauro, conosciuto anche con l’acronimo Rennova, al termine di una procedura durata oltre un anno, si è aggiudicato tra le 16 imprese partecipanti alla gara, i lavori di ricostruzione dell’ala uffici del Palazzo di giustizia aquilano, in via XX settembre. Determinante per l’aggiudicazione non è stato l’importo al ribasso proposto, come di regola avviene in un appalto di costruzione, bensì il progetto innovativo redatto dalla Politecnica di Firenze, sotto il coordinamento dell’architetto Beatrice Gentili e con la collaborazione dell’ingegnere Enzo Eusebi. Infatti, in virtù del più alto punteggio conseguito per l’offerta tecnica, il Consorzio teramano ha vinto l’appalto che prevede un importo complessivo di gara di circa 19,4 milioni di euro. Sarà dunque una impresa teramana ma soprattutto abruzzese, dunque del territorio stesso dove l’opera minata dal forte terremoto di 3 anni e mezzo fa, insiste. Il Consorzio ha infatti sede operativa all’Aquila e sede legale a Mosciano Sant’Angelo. Rennova è composta da: Savini Costruzioni, Marcozzi Costruzioni, Polisini Fiorenzo Costruzioni, Gavioli Restauri, Fracassa Rinaldo, Tol. & Sa. Costruzioni, Cappa Prefabbricati, Fimav, Clima Impianti, Felix Impianti, Teknoelettronica e Demiced. Quello dell’Aquila sarà il primo tribunale bioclimatico, come spiega l’ingegnere Ennnio Marcozzi, presidente del Consorzio Stabile Abruzzese: «L’impiego di materiali leggeri, naturali, reversibili,
del tipo “a secco” e l’uso di fonti rinnovabili renderanno l’intervento rispettoso del contesto paesaggistico e
dell’ambiente garantendo al tempo stesso un’elevata qualità architettonica».