TERAMO – Sembrava risolta definitivamente, in maniera positiva, la vicenda delle 36 famiglie del condominio Uliveto di San Nicolò, sfollate in seguito al terremoto del 2009. Dopo l’annuncio dell’arrivo dei fondi, oltre 2 milioni di euro, per la ristrutturazione dell’immobile, i residenti avevano cantato vittoria, e ringraziato il sindaco Maurizio Brucchi per l’interessamento. Adesso, però, gli inquilini, che da giugno non percepiscono più aiuti economici per pagare gli affitti, annunciano di voler dare vita alla prima “tendopoli” alle porte di Teramo. «Non ce la facciamo più – spiega Divinangelo Terribile, portavoce delle famiglie, a sostenere il peso degli affitti: tra noi ci sono persone che non possono permettersi una spesa di 400 euro mensili. Grazie al sindaco siamo riusciti ad ottenere il primo dei nostri obiettivi, la ristrutturaizone dlel’immobile, adesso però abbiamo bisogno di un ulteriore aiuto, perchè per ultimare i lavori e farci rientrare nelle nostre abitazioni ci vorrà almeno un anno». I residenti lanciano quindi un appello al Comune, ma anche alla Regione e alle Fondazioni bancarie, per avere dei contributi che riescano, almeno in parte, a sostenerli nell’affitto delle abitazioni dove attualmente risiedono. «Altrimenti – conclude Terribile – saremo costretti a lasciare queste case e ad andare nelle tende».
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