Teramo lavoro, Cgil e Cisl accusano: "Solo un rimpallo di responsabilità"

TERAMO  – Cgil e Cisl chiedono la convocazione di un tavolo per i problemi che coinvolgono i dipendenti di Teramo Lavoro, la società in house della Provincia rimasta senza fondi per poter proseguire con i contratti di lavoro. “Che fine ha fatto lo sblocco delle risorse annunciato sulla stampa?” domandano in una nota i sindacati secondo i quali a distanza di due settimane dalla richiesta di incontro inoltrata al Presidente della Regione Gianni Chiodi finalizzata a risolvere in modo definitivo la questione Teramo lavoro, si è assistito solo a un rimpallo di responsabilità. I lavoratori continuano ad essere senza stipendio ed anzi la maggioranza di costoro, impiegata nei servizi del settore lavoro, si è vista recapitare una lettera di preavviso di licenziamento", hanno dichiarato Monia Pecorale (Cgil) e Fabio Benintendi (Cisl) – Queste  due sigle sindacali che hanno sempre preso le distanze da ogni tentativo di strumentalizzazione politica di tale  vicenda ritengono sia giunto il momento di dire basta e di arrivare ad affrontare in modo definivo e non più interlocutorio il problema della gestione delle attività in cui sono impiegati i dipendenti della società in house". “Il tempo dei proclami e degli annunci e’ abbondantemente scaduto, resta solo da capire come e se si vuole andare avanti”, concludono i sindacati.