Inps, sportelli al collasso e personale al minimo

TERAMO – Sportelli Inps congestionati, troppi pensionamenti e personale ridotto all’osso. "Serve un’inversione di tendenza che passa per una norma che vieti ai vertici di aziende e amministrazioni pubbliche di accumulare incarichi in società private". E’ quanto sostengono gli aderenti al sindacato Usb (Unione sindacale di base) dell’Inps che stamattina erano presenti davanti all’ingresso degli uffici di via Oberdan con un banchetto per raccogliere firme a sostegno di una iniziativa popolare contro il cumulo delle cariche. Nello specifico, i promotori del banchetto di protesta si riferiscono ai 25 incarichi ricoperti (tra società pubbliche e private) dal presidente nazionale dell’Inps, Antonio Mastropasqua. "Quale neutralità e controllo può garantire un manager nei confronti di società come Equitalia di cui è vicepresidente Mastropasqua? Come può un manager cogliere i problemi reali con cui si confrontano i cittadini agli sportelli?". Sono queste le contestazioni mosse dal segretario regionale Usb, Mario Frittelli e dal coordinatore della sezione di Teramo, Vito Pavone che parlano di uffici al collasso. "Tra la spending review, il numero massiccio dei pensionameti, e l’esternalizzaizone dei servizi, i disagi si ripercuotono solo sull’utenza su cui rimbalza il problema del personale ridotto all’osso – spiega Pavone -. A questo si aggiunge il fatto che con la disoccupazione e i licenziamenti le istanze sono aumentate in maniera vertiginosa. Basti pensare ai provvedienti di cassa integrazione. A fronte di questi problemi, abbiamo un managere con 25 incarichi. La legge non può permetterlo".