TERAMO – Esultano il Wwf e le associazioni animaliste: il Tar dell’Aquila ha confermato il proprio decreto urgente di inizio settembre e ha accolto la richiesta di sospensiva di gra parte del calendario venatorio della Regione Abruzzo, proposta dallo stesso Wwf e dagli Animalisti Italiani. Dunque, per effetto di questa decisione, è vietata la caccia a una serie di specie (come quaglie, tortore, allodole, beccacce, marzaiole, beccaccine, moriglioni e pavoncelle), è vietata a tutte le specie nell’area del Piano d’azione di tutela dell’orso marsicano (Patom), nei Siti di interesse comunitario e nelle Zone di protezione speciale di tutta la Regione. Vittoria su tutta la linea, commenta il Wwf: «Il Tar ha ulteriormente censurato il calendario venatorio voluto dalla Regione – si legge in una nota -, accogliendo le tesi delle associazioni, suffragate dal parere dell’Ispra, in merito alla necessità di utilizzare munizioni con pallini privi di piombo in aree a rischio per determinate specie». «Oggi è un gran bel giorno per la fauna abruzzese – dichiara Dante Caserta, vicepresidente del Wwf Italia -. È l’ennesima sconfitta sulla caccia inanellata dalla Regione Abruzzo: speriamo che questa bocciatura faccia riflettere la Giunta regionale e i partiti che la sostengono sulla necessità di gestire l’attività venatoria in maniera corretta, ritirando, ad esempio, l’atto con il quale è stata recentemente aperta la strada alla caccia di cervi e caprioli nella nostra regione».
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