TERAMO – Le polemiche politiche scatenate sugli impianti di risalita di Prati di Tivo che vedno contrapposti il senatore Paolo Tancredi, e il sindaco di Pietracamela, trovano le perplessità della Cgil che parla di “insensibilità nei confronti del mondo del lavoro”. “Il grido di allarme che viene dai lavoratori, dai titolari delle attività commerciali, dalle tante associazioni presenti nel territorio – scrive in una nota la Cgil – evidenzia come con il fermo dell’impianto di risalita si procurerebbe un gravissimo danno per l’intera stazione montana in termini occupazionali ed economici. Mentre si continua a decantare il settore del turismo come volano per la ripresa della nostra Regione, si rischia di chiudere un impianto appena realizzato e costato dodici milioni di euro e, che per la stessa area montana costituisce forse l’unica opportunità di crescita e di reddito per i residenti. E’ ora di passare ai fatti e di superare i campanilismi e le divisioni politiche e personali – dichiara Aurelio Di Eugenio (Filt Cgil) – è ora di sedersi tutti allo stesso tavolo e trovare le soluzioni che consentano alla stazione sciistica teramana di avviare da subito le manutenzioni necessarie sulla linea per la riapertura dell’impianto di risalita prima possibile e con tutte le condizioni di sicurezza. Per fare questo la Gran Sasso Teramano deve necessariamente effettuare il bando di gara per la gestione dell’impianto gli impedimenti emersi in questi giorni”.
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