TERAMO – Un riconoscimento speciale per un commerciante storico teramano che, dopo 64 anni, lascia la sua attività. Forse, perchè lui stesso non sembra affatto convinto e oggi, interrogato dal sindaco se lascerà l’attività ha detto: «Vediamo, forse quando me ne adrò». Berardo Ruffini, titolare dell’omonima merceria che si trova lungo Corso De Michetti 65, oggi 96enne, è stato ricevuto stamattina dal sindaco Maurizio Brucchi che gli ha consegnato un encomio per i suoi anni di lavoro e per il suo importante ruolo di testimone della storia del territorio. Una vita, la sua, spesa in gran parte tra bottoni e biancheria, fatta di sacrifici e molto lavoro. Oggi Berardo e sua moglie Bruna, alla presenza dei figli, del nipote "presidente" Cludio Ruffini, tra la commozione e l’orgoglio, ha ricordato i sui primi passi nella bottega teramana aperta nel 1950. "Un commercio fatto di valori antichi, di tradizione, e di confronto con gli amici prim’ancora che clienti – ha commentato l’assessore al commercio Mario Cozzi -. Sono valori che vanno recuperati per arginare una tendenza al commercio "mordi e fuggi".
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