ALBA ADRIATICA – La svolta nella indagini è arrivata quando, dopo una serie di audizioni di testimoni, qualche tassello in più ha combaciato quasi alla perfezione. Al punto che il sostituto procuratore Davide Rosati, non ha atteso nemmeno l’esito dello ‘stub’ sulle sue mani e ha iscritto nel registro degli indagati, per omicidio volontario aggravato, colui che fino a domenica sera si riteneva un’altra vittima della sparatoria di Alba Adriatica: come avevamo anticipato, H.P. Il 23enne albanese accoltellato e tuttora grave in ospedale, viene ritenuto il killer dell’esecuzione del connazionale 30enne Leven Ferra. Qualcuno ha visto, se non proprio il momento dell’esplosione del colpo mortale in faccia, quelli immediatamente precedenti e quelli successivi, quelli della concitazione, dell’accoltellamento del killer da parte di un amico della vittima, la fuga del ferito sanguinante. Che si spera possa uscire al più presto dal coma farmacologico, nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mazzini di Teramo, perché possa essere ascoltato dal Pm e rendere la sua versione, magari spiegare il movente. Intanto sono cominciati nella sede dei Ris di Roma, i test sui prelievi, almeno tre, fatti dai carabinieri del reparto operativo di Teramo sulle mani del principale sospettato e di altri due albanesi sicuramente presenti sulla scena del delitto. I risultati potrebbero essere noti entro la fine della settimana.
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