TERAMO – Sono stati inaugurati questa mattina i 1957 loculi del cimitero di Cartecchio che si trovano nel nuovo padiglione. «Un’opera utile e innovativa dal punto di vista architettonico, che serve a rispondere ad un’esigenza molto sentita nel nostro territorio, infatti la metà di questi loculi è già stata venduta», ha puntualizzato il sindaco Maurizio Brucchi, aggiungendo anche che nei prossimi giorni verranno inaugurate le nuove cappelle. Al taglio del nastro, a cui è seguita la benedizione del Vescovo, Monsignor Michele Seccia, erano presenti anche il senatore Paolo Tancredi, diversi assessori e il presidente della Team, che si è occupata di realizzare il progetto, Fernando Cantagalli. «Quest’opera – ha spiegato Cantagalli – è stata realizzata a costo zero per l’amministrazione, grazie alla vendita di loculi e cappelle. Si tratta della prima parte del progetto complessivo di ampliamento del cimitero urbano, che prevede la realizzazione di 8664 loculi. E’ stata data particolare attenzione al rispetto della privacy e alla presenza della luce». Tante le novità illustrate dall’architetto Alejandro Bozzi. Tra queste anche la realizzazione di una sala per il commiato ed accorgimenti tecnici per permettere anche ai disabili e alle persone con ridotte capacità visive di poter fruire della struttura, grazie a servizi igienici a loro dedicati, corrimani ed adesivi a terra per non vedenti. L’ascensore, utilizzabile anche come montabare, potrà inoltre supportare la presenza di 22 persone e di 1600 chilogrammi di peso. Molta attenzione è stata riservata all’uso dei materiali, come la cosiddetta “pelle metallica” che avvolge le chiusure verticali dell’edificio dove si trovano i loculi e che contribuisce ad eliminare l’esibizione dei loculi stessi sulla strada circostante, o il calcestruzzo autocompattante con cui è stato realizzato l’edificio per cappelle porticate, che ha la caratteristica di resistere alla segregazione ed avere quindi una lunga durata nel tempo. «Questo progetto tutto teramano – ha concluso Bozzi – è anche stato presentato nel 2008 al congresso internazionale dell’architettura di Torino. In effetti le tecnologie costruttive utilizzate si riscontrano, ad oggi, solo i interventi ad elevato spessore sociale, come il Maxxi e l’Auditorium Parco della musica di Roma».
ECCO COME SARA’ IL NUOVO CIMITERO – Gli interventi comprenderanno anche la costruzione di 150 cappelle porticate e altre 71 realizzate nei campi di inumazione, 1188 ossari, 98 cappelle gentilizie e 64 edicole. Il progetto complessivo, denominato SCAI (Servizi cimiteriali ambientali integrati), include anche la seconda parte dell’ampliamento, che prevede anche campi di inumazione per coloro che professano una religione diversa da quella cristiana, edifici per nicchie cinerarie, l’impianto per la cremazione con camera mortuaria ed autoptica. Verrà inoltre attuato il cosiddetto Energy management, finalizzato al risparmio energetico, allo scopo di fornire energia pulita e far sì che la produzione possa coprire il fabbisogno energetico delle utenze. E’ inoltre prevista la ristrutturazione programmata sia del cimitero monumentale che degli altri 15 cimiteri frazionali.