TERAMO – «Se il manager della Asl Giustino Varrassi deciderà di aprire un contenzioso contro la sua revoca certamente la Asl di Teramo ed i cittadini teramani subiranno dei danni». E’ questa la posizione espressa dai consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Peppino Di Luca, preoccupati per la possibilità di strascichi legali e delle somme che i cittadini dovranno eventualmente sborsare. «Varrassi ha posto una domanda molto pertinente- dicono Ruffini e Di Luca cosa è cambiato nei sui confronti da parte della giunta regionale che solo il 29 agosto scorso lo aveva confermato? E’ una domanda che noi riteniamo vada posta a Chiodi e lo stesso debba dare una risposta». Secondo i consiglieri, in caso di contenzioso, i costi legali dovrebbero ricadere sul Governatore Chiodi. «E’ stato lui, insieme alla sua Giunta, a riconfermarlo ed a difenderlo con ostinazione per poi ritornare sui propri passi». Secondo i consiglieri, Varrassi dovrebbe tuttavia accettare di fare un passo indietro per il bene della Asl e per impedire il protrarsi di una situazione di paralisi dell’azienda sanitaria. «La nomina di Varrassi – concludono – era fiduciaria ed oggi il manager deve prendere atto che nessuno ha più fiducia in lui, da ultimo,ma non solo, chi lo aveva nominato. Quindi a nostro giudizio non può legare la sua permanenza alla Direzione della Asl di Teramo al solo contratto ma deve prendere atto con serenità che nei suoi confronti è venuta a mancare la fiducia del governo regionale. Così come pretendiamo da Chiodi e dalla sua giunta un esame di coscienza ed il riconoscimento che sulla vicenda Varrassi non ne hanno azzeccata una».