TERAMO – «Basta con i tagli ai Comuni, non ce la facciamo più». A parlare è il sindaco Maurizio Brucchi, che se la prende con la politica del Governo Monti. L’ultima “mazzata” che si è abbattuta sul Comune di Teramo è il taglio di 2,2 milioni di euro contenuto nella legge di Stabilità che inciderà sul Bilancio del prossimo anno. A questo vanno aggiunti altri 158 mila euro che il Comune dovrà reperire nel bilancio di assestamento entro fine mese, per la richiesta del Governo di estinguere in maniera anticipata alcuni mutui. «Finora – afferma Brucchi –, da quando è iniziata la spending review, i trasferimenti governativi sono stati ridotti di 9,2 milioni di euro». In un simile quadro economico, risulta praticamente impossibile per il Comune rispettare la legge che impone, dal prossimo anno, il pagamento entro un mese delle ditte che eseguono i lavori pubblici. «Se andiamo avanti di questo passo – sottolinea il sindaco – l’anno prossimo saremo costretti a sforare il Patto di stabilità. Porterò questa mia protesta anche all’Anci: non è possibile che siano sempre i Comuni a pagare. Si tratta di una persecuzione ingiusta verso chi è in prima linea nell’erogazione dei servizi». Brucchi paventa ripercussioni non tanto sulle tasse locali, ma proprio sui servizi al cittadino. «E’ l’ultima cosa che vorremmo fare – precisa il sindaco – e sarà di certo l’ultima che faremo, ma non riusciamo più ad andare avanti, non vorrei davvero che alla fine a pagare queste scelte contestabili siano i più deboli».
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