TERAMO – Studenti e professori “alleati” nella protesta che sta animando il mondo delle scuole cittadine. In alcune scuole, vedi Liceo Classico e Istituto magistrale, da stamattina è iniziata l’autogestione, autorizzata dagli stessi dirigenti scolastici. In altre, Liceo Scientifico, si comincia da domattina, si tengono assemblee e ci si prepara alla grande manifestazione di venerdì che vedrà gli studenti delle scuole superiori sfilare in corteo per il centro storico e poi tenere un dibattito pubblico in piazza Martiri. Anche il corpo docente è in fermento: domani è prevista un’adesione massiccia all’assemblea sindacale, tanto che alcune scuole, come il Classico e l’Artistico, resteranno chiuse almeno fino alle 11.30, in tutte le altre l’orario delle lezioni sarà notevolmente ridotto
CI SONO ANCHE GLI UNIVERSITARI – La protesta non riguarda soltanto gli studenti medi ma anche quelli delle facoltà dell’Università di Teramo. «Organizzeremo un sit-in dinanzi alla sede di Veterinaria in piazza Aldo Moro il 15 novembre – spiega Andrea Core di Cau Stella Rossa -. La nostra va oltre la protesta contro il ddl Aprea; qui nello specifico è contro il raddoppio delle tasse universitarie cui non corrisponde un adeguato livello di servizi: inutile stare a ricordare la Casa dello studente lasciata a se stessa, i collegamenti dei trasporti carenti e i disservizi. Crediamo che non sia stato fatto nulla sotto il profilo dell’investimento su Teramo città universitaria ed è giunta il momento di posizioni chiare». Anche gli universitari parteciperanno al corteo di venerdì, sostenuto anche dalle sigle studentesche del Saffo di Roseto, Collettivo Crocetti di Giulianova e Azione Antifascista di Teramo.
LA “MAPPA” DELLE AUTOGESTIONI – Una situazione complessa e variegata quella che si delinea, ad oggi, nelle scuole teramane: al Classico e all’Artistico i ragazzi hanno chiesto ed ottenuto un’assemblea per la giornata di oggi, mentre domani, come detto, è prevista una netta riduzione delle lezioni. Per giovedì, invece, si sta organizzando la “Notte bianca” della scuola, che dovrebbe restare aperta fino alle 22, anche questa iniziativa è appoggiata dai docenti. Al “Milli”, l’Istituto magistrale, da stamattina è iniziata l’autogestione, con gli studenti che hanno presentato al dirigente scolastico Giovanni Di Giannatale un programma che va fino a venerdì, giorno in cui è previsto il corteo. Gli studenti dello Scientifico hanno invece scelto la strada dello “sciopero” non entrando a scuola, mentre al Di Poppa-Rozzi (a indirizzo turistico, alberghiero e agrario) la protesta è portata avanti soprattutto dai docenti, che hanno interrotto tutte le attività extracurriculari, come sta avvenendo in molti altri istituti superiori cittadini, ma hanno anche annunciato di voler bloccare i pagellini, gli incontri con i genitori, gli sportelli didattici e i corsi di recupero, oltre ai viaggi di istruzione. «Si tratta – spiega la dirigente scolastica Silvia Manetta – di una situazione che senza dubbio creerà problemi alla scuola e agli studenti, con ritardi anche nelle comunicazioni alle famiglie sull’andamento scolastico, per quanto riguarda i corsi di recupero se sarà necessario ci rivolgeremo ad insegnanti esterni, in ogni caso appoggio la protesta dei docenti, che è senza dubbio legittima, anche se mi dispiace per i disagi che si verificheranno per gli studenti e le loro famiglie». Al Forti e all‘Iti non si registrano, al momento, iniziative da parte degli studenti.
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