TERAMO – Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, quale promotore delle iniziative dei primi cittadini dei capoluoghi soppressi dal decreto legge sul riordino delle province, ha scritto una lettera ai capigruppo di Senato e Camera dei partiti che sostengono il Governo Monti, per chiedere la fissazione di un incontro. La riunione, a cui sarà invitato anche l’onorevole Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali, servirà per esprimere le preoccupazoni dei territori ma soprattutto per valutare tutte le azioni di contrasto sull’iter di approvazione del decreto legge. La lettera è firmata oltre che da Brucchi anche dai sindaci di Mantova, Asti, Crotone e Prato. I Sindaci non sono contrari alla revisione della spesa, tanto che nella loro stessa attività amministrativa, in particolare negli ultimi anni, hanno posto in essere tutta una serie di atti a ciò finalizzati. Intendono però esprimere con vigore il proprio disaccordo su un provvedimento che mortifica i territori e non dà loro alcuna prospettiva, sottolineando che, a loro giudizio, il futuro delle province italiane debba passare attraverso una Legge Costituzionale. L’iniziativa nasce dal tavolo di riunione tenutosi lo sorso 22 novembre nela sede romana dell’Anci, a cui hanno partecipato gli amministratori di 35 comuni capoluogo le cui province sono soppresse.
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