TERAMO – Il Comune di Teramo maglia nera nell’applicazione dell’Imu ai cittadini teramani che sono emigrati all’estero. Lo sostiene l’Associazione per la difesa dei consumatori Robin Hood, che ha scritto una lettera aperta ai capigruppo consiliari del Comune di Teramo, chiedendo che agli emigrati venga concesso lo stesso trattamento previsto dagli altri tre comuni capoluogo abruzzesi, dove la tassa è ridotta. Teramo ha infatti applicato la tasazione più alta, considerando prima casa quelle abitazioni, uniche, dei cittadini teramani che sono residenti all’estero e non hanno affittato queste case, spesso frutto di eredità di parenti o genitori rimasti in Italia. Sia Pescara che Chieti che L’Aquila nei propri regolamenti hanno previsto che l’unica unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o in usufrutto nel territorio comunale, sempre a patto che non sia stata affittata, venga tassata con tariffa ridotta. Da una prima stima sembra che questa situazione riguardi al massimo 150 cittadini e relative proprietà ai fini Imu.
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