TERAMO – Teramo Nostra polemizza con il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, per aver svolto un ruolo fondamentale nello smentire il crono-programma dei lavori per il recupero del teatro romano e soprattutto per "deviare" «i finanziamenti, in modo tale che possano essere spalmati su tutto il territorio regionale». Il presidente dell’Associazione, Piero Chiarini, punta il dito sul ricorso del primo cittadino a «tutta la compagine governativa e finanziaria abruzzese presso il ministro Ornaghi, molto più in alto del funzionario dirigente sottosegretario dottor », nel chiaro intento di scavalcare il dirigente ministeriale «con il quale il 28 giugno firmava un crono-programma per il recupero del teatro romano previo abbattimento delle due case». «Evidentemente – scrive Teramo Nostra – da tale alta figura tecnico-politica ministeriale era più facile rimettere in discussione l’accordo avvenuto il 28 giugno (presenti gli onorevoli Pannella e Zamparutti), per sviare il progetto prescindendo dal crono-programma e dirottando i finanziamenti, soddisfacendo evidentemente le varie richieste pervenute a Chiodi. Tale comportamento – si legge nella nota di Chiarini – tende a declassare il dirigente sottosegretario, che di fatto non può mantenere fede all’impegno assunto, limitandone il ruolo».
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