TERAMO – Gli albergatori e gli operatori turistici del Gran Sasso sono pronti a promuovere una class action per chiedere i danni economici legati alla mancata riapertura degli impianti sciistici e di risalita di Campo
Imperatore. A coordinare l’iniziativa l’associazione ‘Gran Sasso 360’, dopo le polemiche sul mancato avvio della stagione invernale a causa del ritardo nei lavori sulla seggiovia delle ‘Fontari’. L’apertura degli impianti, prevista per i primi di dicembre è stata più volte rinviata e ancora non c’è una data certa. Una vicenda che ha portato a un duro scontro tra il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente del Centro turistico del Gran Sasso, la società a capitale comunale, Alessandro Comola, che questa mattina è stato sfiduciato dall’assemblea dei soci.
Quanto alle responsabilità, se siano dell’amministrazione comunale o della società è una cosa che "un pool di avvocati sta ancora studiando", come ha spiegato il presidente di ‘Gran Sasso 360’, Enrico Diamanti, nel corso di una conferenza stampa. "Mi chiedo perchè ci si sia ridotti all’ultimo momento per effettuare queste opere – ha aggiunto Diamanti – visto che sono due anni che si sapeva della manutenzione ventennale. Siamo stufi di rimpalli di responsabilità e promesse mancate".