SANT’EGIDIO – E’ precipitato da circa sette metri per sfuggire al controllo di polizia e forse all’arresto. E’ successo a Sant’Egidio in un’abitazione dove i vigili urbani erano intervenuti per sedare una lite famigliare e permettere a una donna e i suoi due figli minori, tutti di nazionalità nigeriana, di rientrare e superare il divieto del marito e padre che li aveva cacciati fuori. Quando i vigili hanno suonato, un altro nigeriano che vive in quella casa, V.A. di 41 anni, ha aperto una finestra e si è lanciato nel vuoto, incurante dell’altezza tra il balcone e il cortile interno sottostante.. E’ caduto pesantemente, ferendosi alle gambe e anche alla testa. E’ stato subito soccorso e una volta trasferito in ambulanza al pronto soccorso (dapprima a Sant’Omero e poi al Mazzini di Teramo), è stato ricoverato in ortopedia per le fratture riportate. Il motivo per questo gesto improvviso lo si è capito al momento dell’identificazione: il nigeriano era stato colpito da un provvedimento di espulsione dall’Italia del questore di Teramo nel novembre scorso. Il suo tentativo, fallito, era quello di sfuggire all’identificazione e all’arresto.
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