TERAMO – Ha superato in appena due mesi le 500 iscrizioni il Laboratorio politico Gagarin 61 di via Mario Capuani. Uno spazio libero e autogestito, dicono i rappresentanti, che in poco tempo ha trovato il consenso di numerosi giovani, a testimonianza della voglia di impegnarsi e di confrontarsi. «Con i rgazzi di Azione Antifascista abbiamo aperto un luogo che dia voce a quelle problematiche e a quelle necessità che voce non hanno – spiega Ignazio Tancredi – non limitandosi alla sola azione politica ma agendo anche sul piano sociale, con un obiettivo ambizioso: di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che come noi hanno deciso di impegnarsi in prima persona per provare a cambiare le cose senza attendere la mano della provvidenza». Le tessere sottoscritte sono, per qusti giovani, la risposta «migliore che i teramani potevano dare a chi continua a dipingerci come delinquenti, fino a quando delinquere significherà impegno politico e sociale e lotta al razzismo e al fascismo». Tra le iniziative intraprese, il circolo Gagarin 61 ha organizzato incontro sul’articolo 18, il corso di formazione per attivisti sulla questione palestinese e la tavola rotonda con la comunità senegalese abruzzese e marchigiana e il comitato antirazzista della Rete 1° marzo. In calendario ci sono anche il cineforum in italiano e in inglese, il doposcuola per ragazzi, corsi di italiano per stranieri con la Cgil.
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