Vicenda Sogesa: chiesto l'intervento del Prefetto

TERAMO – Vicenda Sogesa: i consiglieri regionali Cesare D’Alessandro (Pd), Maurizio Acerbo (Prci) e Alessandro Saia (Pdci) hanno presentato un’interrogazione al Consiglio regionale e scritto una lettera al Prefetto Walter Crudo per chiedere un intervento a sostegno dei lavoratori, preoccupati per il loro futuro. I consiglieri chiedono in particolare al Prefetto di farsi promotore di un incontro con i sindacati, il Cda del Cirsu e i sindaci dei Comuni soci. I consiglieri, nell’interrogazione scritta presentata al presidente del Consiglio regionale, hanno inoltre chiesto all’assessore al ramo «se e quando avverrà la riattivazione dell’impianto; come mai la vecchia discarica, con un volume disponibile di 30.000 metri cubi, sia stata chiusa, di chi sono le responsabilità e se qualcuno ha mai pensato alle ripercussioni che ha avuto questo misfatto sui Comuni oppure ai danni arrecati ai lavoratori; come mai i Sindaci dei Comuni Soci Cirsu hanno disatteso il bando unico per il servizio di raccolta porta a porta predisposto dal Cirsu stesso;se gli incarichi dati a ditte terze rispettano le disposizioni di legge in materia; se, in questo contesto, si è reso conto dell’assoluta indifferenza dei Sindaci riguardo alla posizione dei lavoratori». La vicenda è seguita con attenzione anche dalla Federazione della sinistra di Roseto. «Noi lotteremo con i lavoratori per i diritti loro e di tutti i cittadini – afferma il portavoce Marco Borgatti – E’necessario riattivare il polo tecnologico di Grasciano attraverso manutenzione e aggiornamenti. E’ necessario che i comuni non disattendano, come avvenuto fino ad ora, il bando pubblico di Cirsu per il servizio di raccolta porta a porta che prevedeva la tutela ed il mantenimento dei lavoratori ex Sogesa. Questa vicenda rappresenta presumibilmente una delle peggiori pagine della politica amministrativa dell’intero paese. Una vicenda dove purtroppo i grandi partiti si sono defilati per non assumersi oneri e responsabilità di anni di gestione».