TERAMO – Un bollettino di guerra i dati sul mercato dell’edilizia in Abruzzo nel 2012: la Cna evidenzia un crollo verticale delle gare per gli appalti pubblici, tanto nel numero (-13,2%), che negli importi (-54,8%). I dati sono più gravi rispetto alla tendenza generale dell’Italia, dove il numero delle gare scende del 3,8% e gli importi del 21,7%. Per Cna Costruzioni, se il settore pubblico va male, quello privato non se la passa certo meglio: nel 2012 l’Abruzzo ha perso il 40% di volume del costruito "non residenziale" e il 13% del "residenziale": un record negativo nazionale, che pone la regione nella posizione peggiore rispetto al resto d’Italia. Di possibile ripresa, le proiezioni parlano per la seconda metà del 2014: ma in questo arco di tempo, sostiene l’associazione delle piccole imprese edili della Cna, diventeranno vincenti le aziende in grado di fornire un elevato standard qualitativo nel processo di costruzione e gestione dell’immobile. Un campo, quest’ultimo, in cui Cna Costruzioni Abruzzo sta promuovendo contratti di rete finalizzati alla realizzazione di un offerta tecnico-realizzativa e finanziaria nel settore della riqualificazione energetica delle abitazioni, mettendo insieme le diverse professionalità coinvolte.
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