Il Braga scende in piazza e "trova" 300mila euro

TERAMO – Si sono appesi i carteli al collo, hanno retto insieme e sollevato strisconi calcistici, hanno parlato passandosi il microfono, hanno dapprima incuriosito la gente impegnata nel passeggio del mercato settimanale, poi l’hanno attratti e hanno strappato loro una firma convinta ai diversi banchetti allestiti in piazza: loro, i docenti, gli studenti e i genitori dell’Istituto Musicale pareggiato "Gaetano Braga" di Teramo la loro iniziativa l’hanno vinta. E se è vero, come annunciato dall’assessore regionale alla cultura, Mauro Di Dalmazio, che la Regione ha individuato ed erogherà nei prossimi giorni, attraverso un disegno di legge, una somma straordinaria di 300mila euro, allora questa prima battaglia di una lunga guerra l’hanno stravinta. Ma questa è gente abituata a combattere. Hanno sulle spalle l’esperienza di anni e anni di sforzi pubblici per raggiungere una agognata statizzazione, che in ogni crisi economica – e anche in tantissime campagne elettorali – viene data per fatta, lì dietro l’angolo, ma mai realizzata. Piazza Martiri si è colorata degli striscioni e si è riempita di note, di quella musica che del Braga fa "un presidio di cultura" come sottolineato dal sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro. Un presidio per la cui difesa tutti dicono di essere in campo, ma allo stato dei fatti soltanto pochi, soldi alla mano, sostengono: i comuni di Teramo e di Giulianova hanno mantenuto la loro presenza economica, diversamente hanno fatto la Provincia – da quest’anno per il taglio dei trasferimenti – e la Regione – che ha dimezzato il contributo negli ultimi quattro anni -. Mentre Brucchi ha tenuto a sottolineare il percorso comune che lui come primo cittadino, il neo rettore Luciano D’Amico e gli altri enti intendono continuare, Di Dalmazio ha voluto provare a dare concretezza alla presenza davanti a chi ogni giorno va a lavorare, a studiare o manda i propri figlii a formarsi nella musica al Braga: «In un momento in cui i fondi non ci sono più, l’impegno del Governatore, mio e della giunta è quello di individuare percorsi che permettano al Braga di continuare ad essere in partita e arrivare pronto alla statizzazione. Ma sono pronto a dare notizia della possibilità, nei prossimi giorni, di un contributo straordinario che non è la somma che serve ma che continua mantenere in vita questa grande realtà culturale». Il riferimento, appunto, è ai 300mila euro individuati per dare ossigeno a un istituto che denuncia 1,2 milioni di passivo. Era stato Mastromauro, poco prima, a invitare la Regione, m anche la Provincia, a trovare i fondi necessari tra le pieghe dei bilanci.