TERAMO – Aveva 88 anni, e gli ultimi anni li ha trascorsi con sofferenza e ombra di chi era stato, agiato e splendido imprenditore del turismo, ma soprattutto attore dalle fenomenali doti artistiche e di sensibilità. Elvano Alberico, originario di Cugnoli (Chieti), di cui si conosceva anche la passione e la conoscenza per l’antiquariato, se n’è andato la scorsa notte, in un letto dell’ospedale Mazzini, dove era stato trasferito dalla sua casa di Villa Mosca. Si era ritirato in solitudine nel suo appartamento, con pochi soldi in tasca, lui che aveva vissuto il florido periodo del boom economico teramano, avendo la felicissima intuizione di investire nell’impresa alberghiera assieme al suo socio di una vita, il compianto Carlo Legnini, alla fine degli anni ’60. Dalla loro fervida mente imprenditoriale nacque l’hotel Sporting, gioiello dell’ospitalità cittadina, biglietto da visita non solo ‘geografico’ all’ingresso di Teramo, ma punto di ritrovo della Teramo-bene degli anni ’70. Nato dal progetto dell’ingegnere toranese Galiffa, nel 1967, fu realizzato dall’impresa Valente di Teramo e inaugurato il 7 dicembre del 1969. Per anni quel palazzo a sei piani, con 55 camere, ristorante e sala congressi, ma soprattutto una piscina e scuola nuoto gestita dal mitico professor Pino Pecorale, ha svolto funzione di aggregazione cittadina e non solo contenitore per il riposo di passanti e turisti.
La vendita dell’hotel Sporting. L’arrivo del 2008 coincide con un periodo che segnerà la vita di Elvano. Dapprima la scomparsa a 74 anni del socio Legnini, che lascia al nipote Guglielmo Capanna la responsabilità di vivere con Elvano la durissima fase della vendita dell’hotel all’imprenditore romano Alessandro Laganà. Una trattativa difficile e per certi versi misteriosa che segna, alla sua conclusione, l’uscita di scena definitiva dell’imprenditore teramano d’adozione: il passaggio delle consegne coincide con il suo declino anche fisico, come se la separazione dalla sua creatura – sottoposta poi a una profonda ristruttrurazione da parte dei nuovi proprietari – lo avesse portato a ‘mollare’ con la vita. Lui che avrebbe potuto e dovuto ritirarsi a una vecchiaia condita da una discreta buonuscita, si è ritrovato invece a soffrire una terza età fatta di pochi spiccioli: chi lo conosceva bene giura che negli ultimi tempi si era lasciato andare.
Elvano "Prospero" attore, maestro di teatro. Elvano Alberico non è stato soltanto raffinato albergatore. E’ stato soprattutto un maestro di teatro, attore di grande professionalità e carisma. E’ stato tra i fondatori della Compagnia Teatrale Spazio Tre e interprete magistrale di spettacoli che hanno fatto la storia del Teatro di Ricerca in Abruzzo e non solo. Aveva iniziato come attore in una Compagnia amatoriale a Teramo tra gli anni ’50 e ’60, tra i suoi compagni di lavoro Nella Bartoli, Renato De Carmine e Giorgio Bandini. E’ tra i fondatori del Teatro Popolare. Memorabile resta la sua interpretazione de Il Mercante ne L’Eccezione e la regola di B. Brecht. Successivamente nel 1974 entra a far parte della giovane Compagnia teramana Teatro Sperimentale Teramo che da allora prende nome di Teatro Come e successivamente Spazio Tre. E’ protagonista degli spettacoli più significativi della giovane Compagnia teramana portando al successo Cuor di pietra e Papopoli di L. Paesani, La tempesta di W. Shakespeare, Ubu Re di A. Jarry, Il Drago di E. Schwartz, La Prova di Marivaux, Malinconia d’amore di T. Tasso, I Cenci di Artaud, Giallo Cromo di G. Falzoni. Tra il 1974 e il 1986 partecipa alla grande avventura teatrale che vede protagonista in Abruzzo la Compagnia Spazio Tre diretta da Silvio Araclio.
Il ricordo di Silvio Araclio. E proprio Silvio Araclio con Carla Piantieri e tutti gli attori che si sono formati alla suola di Elvano Alberico, lo ricordano con grande affetto: «Elvano, attore magnifico, con lui abbiamo iniziato la nostra avventura nel Teatro e molto ci ha insegnato. Il nostro affetto e il nostro applauso per sempre… indimenticabile Prospero".
Le esequie. I funerali di Elvano Alberico saranno celebrati domani, venerdì 15 febbraio, alle 9:45 nella chiesa del Sacro Cuore di via Pannella.