TERAMO – Torna in cella Davide Rosci, l’sponente di Azione Antifascista Teramo condannato a sei anni di reclusione per gli scontri di Roma del 15 ottobre di due anni fa. I carabinieri del nucleo informativo del reparto operativo del comando provinciale di Teramo questa mattina gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violazione degli obblighi dell’aturotià giudiziaria. In sostanza Rosci è accusato di essere "evaso" dagli arresti domiciliari, beneficio che gli è stato concesso prima del processo romano e attraverso il quale sta scontando la pena detentiva. I carabinieri avevano rimesso una informativa all’autorità giudiziaria romana all’esito di un controllo, due settimane fa, in cui Rosci era stato sorpreso fuori della sua abitazione: era un sabato e il giovane teramano contrariamente al resto della settimana, quando gli è permesso di recarsi al lavoro, doveva trovarsi in casa. Ciò non è stato e da qui la decisione del tribunale di Roma di revocargli il beneficio dei domiciliari. Rosci è uno dei giovani condannati a Roma, in solidarietà dei quali sabato 19 febbraio a Teramo avevano manifestato oltre 2.500 persone in un corteo nazionale “contro la repressione", organizzato dagli altri aderenti ad Azione Antifascista Teramo.
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