TERAMO – In tempi di crisi ci si adatta e l’intolleranza si ammorbidisce verso fenomeni come quello dei doppi parcheggiatori nelle aree a pagamento, quelli ufficiali della Tercoop e i “vucumprà” che occupano le stesse aree per chiedere qualche spicciolo agli automobilisti. Un fenomeno singolare visto che il parcheggiatore abusivo, nel caso teramano, affianca quello ufficiale in un rapporto di non belligeranza che si rimette alla generosità dei cittadini. C’è chi è comprensivo, chi invece esasperato dalle tariffe della sosta preferirebbe non essere chiamato a versare “gli interessi”. Una presenza quasi costante soprattutto a Piazza Martiri Pennesi e al piazzale di Madonna delle Grazie dove gli extracomunitari si danno da fare per indicare con solerzia il primo parcheggio libero nella speranza di vedersi riconosciuta la gentilezza con qualche euro. Il tutto sotto l’occhio accondiscendente dei lavoratori della Tercoop che si sono dati una sorta di “disciplinare” per controllare il fenomeno. Gli extracomunitari hanno capito infatti che gli automobilisti non vanno intercettatti prima che sia avvicinati dal parcheggiatore ufficiale per il pagamento della tariffa. Capita a volte che queste regole tacite non vengono osservate, qualche giovane extracomunitario si fa invadente, il parcheggiatore si vede ostacolato e più di una volta è stato necessario il ricorso ai vigili. Episodi tuttavia sporadicianche perché come ammettono gli stessi lavoratori della Tercoop: “Sono ragazzi sfortunati. Farsi intransigenti è difficile, il disagio di alcuni automobilisti è comprensibile ma ognuno ha facoltà di comportarsi come meglio crede. L’importante insomma è che questo avvenga nel rispetto delle libertà di tutti”. Della stessa idea è il presidente della cooperativa che è a conoscenza della situazione ma che ritiene che il problema per i suoi lavoratori sia ben altro, ovvero gli stipendi a rischio ogni mese. “ Spesso gli uffici comunali non fanno il loro dovere, il contratto per la gestione dei parcheggi prevede che gli stalli possano aumentare o diminuire, eppure ogni mese ci vediamo sottratti parcheggi a disposizione. Questo avviene a favore delle attività che man mano fanno richiesta di gazebo, e aree esterne per i tavolini. Il servizio continua a impoverirsi intanto ma ogni mese dobbiamo garantire gli emolumenti ai lavoratori. In tempo di crisi non è certo alla guerra tra poveri che dobbiamo guardare. Ma questo è un altro capitolo”.
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