TERAMO – Il centrosinistra scalda i motori per le prossime elezioni comunali e si prepara ad affrontare la sfida con il centrodestra, che schiererà di nuovo, come candidato, il sindaco Maurizio Brucchi. L’opposizione stavolta vuole prima confrontarsi al suo interno e con l’elettorato, il candidato sindaco verrà quindi scelto attraverso le primarie che dovrebbero svolgersi indicativamente ad ottobre. Al momento ci sono due certezze: il principale partito di centrosinistra, il Pd, esprimerà, come è ovvio, un suo candidato. Attualmente il nome in pole position è quello del capogruppo in Consiglio comunale Giovanni Cavallari, su cui ci sono molte convergenze, ma non è detto che qualcosa nei prossimi mesi possa cambiare. La seconda certezza è che anche Sel si presenterà con un suo candidato. Nel centrosinistra si stanno ioltre organizzando delle forze civiche per presentare una lista che non sia espressione diretta di un partito. E gli altri? Ovviamente resta l’incognita Idv, considerata ormai un’esperienza politica conclusa che però si presenterà in altra forma, quella dei “Liberali e democratici per l’Europa”, che potrebbe proporre un proprio candidato, anche se non è certo che resti all’interno della coalizione di centrosinistra, e poi c’è Rifondazione, che potrebbe presentare una proposta oppure appoggiare il candidato sindaco di un altro partito, come ad esempio il Pd.
MELARANGELO (PD): NON RIPETEREMO GLI ERRORI DEL PASSATO – In questi giorni si stanno tenendo diverse riunioni all’interno dei partiti e della coalizione per discutere dell’argomento. «Il nostro intento – spiega il segretario dell’Unione comunale del Pd Alberto Melarangelo – è quella di presentare, entro Maggio, una proposta chiara, non solo il nostro candidato sindaco ma anche e soprattutto le 5 idee programmatiche per la città, che saranno il più possibile condivise e concertate anche con la società civile». E l’eventuale presenza di liste civiche nel centrosinistra? «Ci farebbe molto piacere – aggiunge – perché più siamo e meglio è. Se si faranno le primarie, come mi auguro, poi ci riaggregheremo tutti sotto un disegno ed un progetto comune, non è più tempo di pensare ognuno alla propria parrocchia. Dobbiamo stare uniti, oggi più che mai, per seguire uno scopo solo: ridare a questa città inginocchiata su se stessa le energie migliori per non lasciare più che venga gestita dalle solite 2-3 famiglie che ci hanno governato finora. Non ripeteremo i gravi errori del passato». E il Movimento Cinque stelle? «Non ci fanno paura, anzi, vogliamo confrontarci con loro, d’altronde il loro fine è quello di scrostare i legami consolidati di potere, alcune delle loro proposte sono condivisibili».
CIPOLLETTI (SEL): NOI PARTECIPEREMO – «E’ certo che Sel esprimerà un proprio candidato – afferma Vincenzo Cipolletti, responsabile provinciale sanità di Sel – sono favorevole alle primarie come metodo democratico di scelta, credo che alla fine nel centrosinistra ci saranno in tutto 3 o 4 candidati. Ben venga il confronto». E con i grillini? «In generale sono aperto alle collaborazioni, ma bisogna vedere cosa accadrà a livello nazionale, al momento sono abbastanza critico per quello che sto vedendo, un atteggiamento di chiusura che non porta a nulla».
CORDONI (IDV): FAVOREVOLE ALLE PRIMARIE – Più incerta la posizione del partito che sta cambiando pelle. «Si tratta di una situazione in divenire – afferma Siriano Cordoni, capogrppo Idv in Consiglio comunale – dovremo attendere gli sviluppi a livello nazionale e regionale, in generale posso dire che anche noi vorremmo esprimere il nostro candidato, siamo una realtà liberal democratica che guarda a sinistra, ma è stato un errore spostarci troppo verso l’estrema sinistra: in linea di massima posso dire che parteciperemo alle primarie, di cui sono sempre stato fautore». Non è del tutto certo, comunque, che nella sua nuova veste l’Idv resti nella coalizione di centrosinistra: è possibile anche che scelga di correre da solo o che si aggreghi ad altri gruppi di centro.
SANTACROCE (PRC): NO ALL’INCIUCIO COL CENTRODESTA – Chiara la posizione di Rifondazione, espressa dal capogruppo Sandro Santacroce. «Bene le primarie – afferma – siamo anche disposti a non presentare un nostro candidato, ed eventualmente ad appoggiare un nome che ci piace: noi guardiamo soprattutto alla qualità della persona, non abbiamo bisogno di un candidato di bandiera. Piuttosto ci interessa che Pd e Pdl non facciano un grande inciucio a livello nazionale, in quel caso dovremo tirarci fuori per forza».