Rifiuti, l'Abruzzo in soccorso della capitale per evitare il disastro

TERAMO – "L’Abruzzo ha dato la sua disponibilità a venire incontro a Roma per una eventuale emergenza rifiuti della Capitale che non sarebbe, ci riferiscono, superiore ai 15 giorni: il tutto per il solo trattamento dei rifiuti non per la messa in discarica". Così chiarisce all’Ansa il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l’eventuale accordo preso oggi a Roma alla Conferenza delle Regioni. "Ci siamo assunti la responsabilità di aiutare Roma per una emergenza rifiuti nella Capitale che sarebbe un danno di immagine non solo per la città ma per tutto il paese – continua Chiodi – E proprio per questo avremmo dato il nostro contributo anche se ci fosse stato bisogno di conferire in discarica i rifiuti. Ma così non sarà, anche perché l’accordo prevede una piccola quantità di materiale da trattare e che verrà successivamente conferito nelle discariche della Regione Lazio".."Una disponibilità politica per procedere ed evitare il disastro". Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a margine della Conferenza delle Regioni, ha definito la disponibilità dell’Abruzzo, insieme alla Toscana, a trattare una parte dei rifiuti di Roma per un periodo di tempo limitato. Zingaretti ha ringraziato i governatori Rossi e Chiodi, "perché hanno colto il valore di aiutare la Capitale in un momento così delicato". "La disponibilità espressa dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a trattare una parte dei rifiuti di Roma per un periodo di tempo limitato è una disponibilità politica di massima, previa verifica delle quantità dei materiali, degli impianti abruzzesi e dei tempi". Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio. "Lasciare sola Roma in un momento del genere – evidenzia l’assessore – sarebbe un danno incredibile per tutto il Paese e noi una minima disponibilità siamo in grado di garantirla. Trattandosi di Roma capitale sarebbe impossibile non dare la nostra disponibilità". L’assessore non entra nei dettagli tecnici della questione, ma, a quanto appreso, la collaborazione richiesta andrebbe avanti per un periodo limitato a 30 giorni, per 200 tonnellate di materiali al giorno e, in base all’attuale situazione impiantistica regionale, ci sarebbe potenzialità di trattamento in due impianti abruzzesi, uno pubblico e uno privato.