TERAMO – La Giunta comunale ha approvato una delibera con la quale stabilisce le modalità del pagamento della Tares recependo così le norme inserite nel decreto salvadebiti della Pubblica amministrazione emanato dal Governo. La prima rata avrà la scadenza del 31 maggio prossimo e un importo pari al 50% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l’anno scorso. Più leggera la seconda rata, che scadrà il 30 settembre e sarà pari al 25%, anche in questo caso applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l’anno scorso. In tali due casi, pertanto, il cittadino non dovrà considerare alcun aumento del tributo. L’importo della terza rata, invece, con scadenza al 31 dicembre, sarà a conguaglio degli eventuali aumenti; l’imposta dovrà essere ricalcolata con tariffe ancora da stabilire, in riferimento a due parametri, il Piano Economico Finanziario del Comune e il ventilato aumento dello 0,30 euro a metro quadrato, che il Governo intende avocare a se, sebbene inizialmente destinato ai Comuni stessi per le spese sostenute per i cosiddetti servizi indivisibili e cioè per l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e la polizia locale. “La decisione della Giunta – si legge nel comunicato diffuso dal Comune – agevola la semplificazione dei pagamenti da parte dei cittadini, sebbene vada precisato che il Governo ha stabilito il pagamento differito in 3 soluzioni e non in 4 come in precedenza. Il Comune di Teramo – recita infine la nota – per quanto di propria competenza, cercherà di evitare eventuali aumenti, a differenza di quanto si registrerà in altri Comuni obbligati a passare dal regime Tarsi alla Tia”. I bollettini per i pagamenti saranno recipitati a casa.
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