TERAMO – Dopo un anno di sperimentazione va a regime il nuovo metodo per il collocamento dei disabili nel mondo del lavoro: si chiama “ICF”(Classificazione della salute, del funzionamento e della disabilità così come messo a punto dall’Organizzazione mondiale della Sanità) e si propone di superare quei limiti che hanno spesso ostacolato l’avvio e soprattutto la permanenza del disabile nei luoghi di lavoro. L’adozione di questa nuova metodologia consente il passaggio dagli accertamenti di tipo medico-sanitari dell’invalidità a quelli di tipo bio-psico-sociale; la nuova classificazione “capovolge” l’approccio alla valutazione della disabilità: da misurazione dello svantaggio a individuazione dei fattori che possono migliorare l’integrazione sociale delle persone. L’intervento sperimentale è stato promosso da Italia Lavoro e ha coinvolto le Province di Teramo, Taranto, Torino e Cuneo. In questo ultimo anno, nelle quattro province, sono stati formati 1500 operatori della cosiddetta filiera territoriale dell’inserimento” (Centri per l’impiego, Commissioni mediche, ecc.), ed è stata messa a punto di una comune “check list lavoro” (il documento che elenca le condizioni fisiche, ambientali e sociali che costituiscono la condizione di disabilità, applicato all’inserimento lavorativo) con il coinvolgimento di 176 persone con disabilità. E’ stato quindi definito un “protocollo lavoratore” per descrivere le caratteristiche della persona disabile, e un “protocollo azienda”, per individuare le caratteristiche ambientali e di contesto dell’impresa. Questa metodologia è stata oggetto di formazione per gli operatori dei Centri per l’Impiego, della ASL, dell’INPS, dell’INAIL, delle Scuole e dei rappresentanti dei datori di lavoro e delle Associazioni di tutela dei disabili. I dati del collocamento obbligatorio relativamente alle persone disabili nella provincia di Teramo per l’anno 2012:
Disabili iscritti: n. 3.926
Disabili avviati n. 152
Convenzioni per inserimento lavorativo stipulate n. 59
Sospensive dall’obbligo di assunzione per mobilità o CIGS n. 48
“L’obiettivo è far si che l’avviamento lavorativo delle persone con disabilità avvenga a seguito di una valutazione di merito e non semplicemente attraverso l’incrocio di elementi amministrativi e burocratici – dichiara l’assessore alle Politiche del Lavoro Eva Guardiani – una valutazione come quella adottata che richiede una stretta collaborazione fra tutti i servizi coinvolti nelle fasi di avviamento al lavoro. In questo modo aumentano di gran lunga le possibilità che il lavoratore venga inserito nel contesto più adatto alle sue abilità e che l’impresa possa contare su una risorsa professionale reale e, di conseguenza, al di là degli obblighi di legge, ciò aumenta aumenta la possibilità che l’inserimento si trasformi in occupazione stabile”.