TERAMO – Asl e Università riflettono insieme sul tema della qualità della sanità percepita dall’utenza. Questo argomento sarà al centro del Convegno che si terrà domani alle 10 nell’Aula tesi della Facoltà di Scienze della Comunicazione. L’evento conclusivo del Master in Comunicazione sanitaria tratterà molti argomenti, tra cui anche l’analisi della qualità percepita nell’unità di medicina nucleare della Asl di Teramo, gli indicatori di qualità nel Pronto soccorso, l’analisi della qualità percepita come strumento di miglioramento continuo, il rapporto tra amministrativi e operatori sanitari e l’esperienza del Master in comunicazione sanitaria. All’evento, aperto a tutti parteciperanno: il manager della Asl Giustino Varrassi, il coordinar ore dello Staff di direzione della Asl Franco Santarelli, il direttore del Master in Comunicazione sanitaria Parisio Di Giovanni, il direttore della Medicina nucleare della Asl Francesco Fabiani, il docente del Master Stefano Traini, e gli allievi del Master che presenteranno i loro lavori conclusivi. La Asl di Teramo ha avviato un lavoro di indagine sulla qualità percepita nel 2007 in quattro unità operative, un percorso ripreso a inizio 2013, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro integrato, costituito da operatori di diverse professionalità, guidato dall’Università di Teramo. Il progetto di ricerca si basa su un ripensamento delle modalità tradizionali di indagine sulla qualità percepita, in quanto coniuga la rilevazione di carattere quantitativo, mediante questionario, con l’indagine di tipo qualitativo attraverso l’utilizzo dei focus group. Viene studiata non solo la qualità percepita dagli utenti ma anche quella percepita dagli operatori, considerati utenti interni del servizio. La ricerca realizzata attraverso i questionari, analizza diverse dimensioni della qualità in buona parte comuni quindi confrontabili, sia all’utenza esterna che a quella interna che sono: l’accessibilità dei servizi, l’accettabilità psico-sociale, l’efficacia/efficienza delle cure, l’equità, l’empowerment dei pazienti, il funzionamento organizzativo, la professionalità degli operatori e infine anche l’aspetto dell’ospitalità.