TERAMO – "Sono in corsa e me la gioco fino in fondo", così ha detto Franco Marini agli amici abruzzesi più stetti politici e non che continuamente sente al telefono da quando è diventato un serio papabile per il Quirinale. Alcuni lo hanno sentito anche stamani e l’ex presidente del Senato è apparso tranquillo, sereno e molto battagliero "nel portare a compimento il percorso". "Sto lavorando e spero di far convergere anche i voti di Sel", ha detto. LA candidatura di Marini intercetta anche l’entusiasmo del presidente Gianni Chiodi, evidentemente soddisfatto per la corsa di un abruzzese al Colle. E su Facebook il governatore però amminisce il Pd sulla possibiità di spaccature: "Abbiamo accettato Marini, ma sia chiaro la proposta e’ del PD. Sta a loro sostenerlo in primis. Se non lo fanno, non sarà eletto". Grande apprezzamento riscuote la figura di Marini anche sul presidente regionale del Pd, Manola Di Pasquale, che sul suo nome ha commentato: "Sarei felicissima se diventasse il futuro presidente della Repubblica. E’ un uomo che ha dimostrato grande capacità di mediazione, e da presidente della Repubblica sarebbe una garanzia soprattutto in un momento come questo. Rilevo però che il suo nome ha creato una spaccattura all’interno del Pd. Mi spiace constatare che il partito sia ancora una volta distante dal suo elettorato e che la base sia rimasta inascoltata. Personalmente però Marini mi piace e sono convinta che i grandi elettori abruzzesi non faranno venire meno il loro appoggio".