TERAMO – Qualità percepita dei servizi della Asl, studiata su due fronti: dal punto di vista dell’utente e da quello del fruitore interno, ovvero gli operatori. E’ lo studio che Asl e Università di Teramo hanno condotto a inizio anno, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro integrato, composto da diverse professionalità e guidato dai docenti universitari. I risultati sono stati discussi in un convegno che si è tenuto in Ateneo, e i cui lavori sono stati aperti dal direttore generale Giustino Varrassi. Il metodo utilizzato nell’indagine è innovativo: cerca la quantità della percezione attraverso un questionario e la qualità con il ricorso al lavoro dei ‘focus group’. La ricerca realizzata attraverso i questionari, analizza diverse dimensioni della qualità in buona parte comuni, e cioè confrontabili, sia all’utenza esterna che a quella interna, come l’accessibilità dei servizi, l’accettabilità psico-sociale, l’efficacia-efficienza delle cure, l’equità, l’empowerment dei pazienti, il funzionamento organizzativo, la professionalità degli operatori e infine anche l’aspetto dell’ospitalità. Importanti contributi sono arrivati da Franco Santarelli, coordinatore dello Staff di Direzione della Asl di Teramo, dal preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, dal direttore del Master in Comunicazione sanitaria, Parisio Di Giovanni, dal direttore della Medicina nucleare della Asl, Francesco Fabiani e dal docente di comunicazione sanitaria, Stefano Traini.
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