TERAMO – Quattro zingari pescaresi, tra i quali padre e figlio (Franco, Alfredo, Osvaldo e Guerino Di Rocco), sono stati arrestati dalla polizia, nella serata, dopo un rocambolesco inseguimento per le strade di Colleatterrato. La banda aveva poco prima ripulito l’abitazione di due anziani a Colleminuccio, portando via oggetti preziosi e denaro contante, ma mentre si allontanavano sono stati scoperti da un nipote della coppia che ha dapprima affrontato gli zingari, ricevendo minacce e un tentativo di aggressione, e poi ha avvertito le forze dell’ordine, annotando modello e targa della macchina sulla quale i quattro si stavano allontanando. E’ stato così possibile, per due volanti della questura di Teramo e per una pattuglia della Digos che si trovava in servizio nella zona, mettersi sulla strada della banda e inseguirli. I poliziotti si sono incollati alla macchina in fuga e l’hanno bloccata nei pressi della statale 80 Teramo-Giulianova, nel cortile dell’ex pastificio D’Antonio, dove la comitiva Rom era finita e ed rimasta intrappolata per la pressione messa su di loro dagli agenti. Hanno anche tentato di disfarsi della refurtiva, che però è stata recuperata e restituita ai proprietari. Per loro, arresisi senza opporre resistenza, si sono aperte le porte di una cella di Castrogno: a loro il pubblico ministero di turno, Laura Colica, contesta il concorso in rapina impropria.
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