TERAMO – Un “deserto politico” intorno alla crisi della Val Vibrata. Le accuse sono rivolte dal consigliere regionale Claudio Ruffini in una lettera aperta diffusa alla stampa e indirizzata al neo-sottosegretario alla presidenza al Consiglio dei Ministri, Giovanni Legnini, a cui si chiede un intervento per a ripresa dell’area industriale. Questo il testo diffuso da Ruffini:
“Caro Giovanni, con la presente ti rinnoviamo i nostri più sinceri auguri per il prestigioso incarico che hai ricevuto dal Presidente del Consiglio Enrico Letta. E’ il giusto riconoscimento a chi nella veste di parlamentare ha saputo dimostrare in questi anni una crescente capacità di affrontare importanti questioni nazionali, una forte passione verso il Paese e l’Abruzzo, rispetto per le Istituzioni, ma anche una grande disponibilità al dialogo ed al confronto con la società civile ed i cittadini. Per queste ragioni, riteniamo che tutto l’Abruzzo possa ritenersi soddisfatto di questo riconoscimento che da oggi, come in passato, diventerà ancora di più un punto fermo nei rapporti con il Governo nazionale e le questioni regionali. Saranno questi giorni e mesi di duro lavoro, in cui dovrai misurarti con numerose emergenze nazionali e regionali. Come certamente saprai, nella nostra Regione e nella provincia di Teramo, sono tante le urgenze da affrontare ed a cui l’attuale Giunta regionale non ha dato risposta. Non è certo il momento di farti “l’elenco della spesa”, ma proprio perché i problemi sono tanti, vorremmo chiederti di occupartene di uno in particolare. In tal senso, ci permettiamo di segnalarti tra le tante priorità che vi sono, la grave crisi che da anni sta interessando la Val Vibrata in provincia di Teramo. Ti chiediamo in nome dell’Abruzzo, di riprendere in considerazione il rilancio del Protocollo d’Intesa Vibrata-Tronto, mettendo la ripresa di quest’area industriale tra le priorità del tuo lavoro al Governo nazionale. Sono ormai trascorsi cinque anni dalla stipula di quel Protocollo e centinaia di aziende e di imprenditori attendono ancora una risposta. Quella che una volta era considerata alla stregua di “una provincia del Nord-Est”, è oggi un deserto fatto di capannoni chiusi, migliaia di disoccupati e cassaintegrati. Un deserto che non è solo economico ma soprattutto “politico”, visto lo scarso interesse con il quale si è mossa finora la Regione Abruzzo, al contrario di quanto invece fatto dalla vicina Regione Marche. La nostra Regione ha dimenticato quest’area, escludendola anche da una misura specifica nei Fondi Fas 2007/2013, ed ancora non ha fornito la prova concreta di un impegno economico regionale per l’attuazione del Protocollo d’Intesa, cosa che invece ha fatto la Regione Marche. Esiste già un documento di sintesi, coordinato da Abruzzo Sviluppo e dalla Provincia di Teramo, in cui sono elencati iniziative e progetti specifici da attuare anche con il concorso dei privati per il rilancio produttivo dell’area di crisi. Per queste ragioni auspichiamo un tuo forte intervento affinchè la necessaria interlocuzione con il Ministero competente e con il Governo possa condurre l’Abruzzo e la Val Vibrata all’obiettivo che tutti si attendono: il rilancio e la rinascita di una grande area industriale simbolo di un Abruzzo moderno e competitivo. Fiduciosi in un tuo interessamento ti inviamo cordiali saluti".
I Consiglieri regionali
Claudio Ruffini
Giuseppe Di Luca